18Samuele
prestava servizio davanti al Signore per quanto lo poteva un fanciullo e
andava cinto di efod di lino. 19Sua madre gli preparava una piccola veste e gliela
portava ogni anno, quando andava con il marito a offrire il sacrificio
annuale.[....]
1Il giovane Samuele continuava a
servire il Signore sotto la guida di Eli. La parola del Signore era rara in
quei giorni, le visioni non erano frequenti. 2In quel tempo Eli stava riposando in
casa, perché i suoi occhi cominciavano a indebolirsi e non riusciva più a
vedere. 3La
lampada di Dio non era ancora spenta e Samuele era coricato nel tempio del
Signore, dove si trovava l`arca di Dio. 4Allora il Signore chiamò: «Samuele!»
e quegli rispose: «Eccomi», 5poi corse da
Eli e gli disse: «Mi hai chiamato, eccomi!». Egli rispose: «Non ti ho
chiamato, torna a dormire!». Tornò e si mise a dormire. 6Ma il Signore chiamò di nuovo:
«Samuele!» e Samuele, alzatosi, corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato,
eccomi!». Ma quegli rispose di nuovo: «Non ti ho chiamato, figlio mio,
torna a dormire!». 7In realtà
Samuele fino allora non aveva ancora conosciuto il Signore, né gli era
stata ancora rivelata la parola del Signore. 8Il
Signore tornò a chiamare: «Samuele!» per la terza volta; questi si alzò
ancora e corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Allora Eli
comprese che il Signore chiamava il giovinetto. 9Eli disse a Samuele: «Vattene a dormire e, se ti si
chiamerà ancora, dirai: Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta».
Samuele andò a coricarsi al suo posto. 10Venne
il Signore, stette di nuovo accanto a lui e lo chiamò ancora come le altre
volte: «Samuele, Samuele!». Samuele rispose subito: «Parla, perché il tuo
servo ti ascolta». [...]
19Samuele
acquistò autorità poiché il Signore era con lui, né lasciò andare a vuoto
una sola delle sue parole.
(1
Samuele 2,18-19.3,1-10.19)
|