Parrocchia
di S. Ambrogio in Mignanego (GE) |
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Servizio consapevole le vesti
liturgiche Gli abiti del Celebrante Per le liturgie, i sacerdoti e
coloro che prestano servizio all'altare indossano degli abiti speciali
perché si sta svolgendo qualcosa di importante che non deve essere confuso
con le altre attività della vita di tutti i giorni. L'abito liturgico,
inoltre, esprime il rispetto che si deve dare al Signore. Per il celebrante vanno preparati i
seguenti abiti liturgici: q Alba:
è una lunga veste in stoffa bianca senza pizzi, munita di collo, usata al
posto del camice. L'alba ricorda la veste del Battesimo, simbolo della vita
nuova donata da Dio, e viene usata dal Sacerdote, dal diacono o anche da
tutti i ministri ed inservienti (o ministranti). q Amitto:
è un panno bianco con due legacci che si applica attorno al collo prima di
indossare il camice. Camice: simile all'alba, ma senza collo, e
spesso arricchito di pizzi preziosi o di ricami. q Casula:
è un mantello di colori diversi, a seconda del tipo di celebrazione,
costituito da due grossi semicerchi di tela. La casula è l'abito proprio del
Sacerdote e del Vescovo e va indossata sopra il camice e sopra la stola. q Cingolo:
è un cordone che fa da cintura per il camice. q Cotta:
è un abito bianco, spesso munito di pizzo, che arriva fino al ginocchio ed
ha maniche larghe e corte. La si usa quando si va sull'altare o si confessa.
È usata anche dai ministranti sopra una veste nera o rossa. q Pianeta:
la pianeta è un abito ricavato dalla riduzione della casula: è sempre una
specie di mantello, ma che lascia libere le braccia; più stretta della casula
la si usa al posto di questa. q Piviale:
è un grosso mantello, anticamente usato nelle lunghe processioni per ripararsi
dalla pioggia. Oggi viene utilizzato quando si celebra solennemente la
Liturgia delle Ore (Lodi e Vespri), per la benedizione con l'Eucaristia e per
le processioni. q Stola:
è un importante abito liturgico, simile ad una sciarpa, proprio del Vescovo,
del Sacerdote e del diacono. Viene portato al collo dai primi due e
trasversalmente, sulla spalla sinistra, dal diacono. È di colori diversi a
seconda della celebrazione. Si indossa sopra il camice o la cotta. q Velo
omerale: serve per portare l'Eucaristia in processione. Gli abiti del diacono Quando in parrocchia c'è un diacono,
gli abiti liturgici da preparare sono: q l'amitto
q il
camice o l'alba; q la stola diaconale che ha un fermaglio in modo da poter
essere indossata trasversalmente; q la
cotta e un abito speciale proprio del diacono: q la
tunicella o dalmatica. Questa è simile alla pianeta, ma munita di
maniche; si indossa sopra la stola diaconale. Il colore della dalmatica deve
essere uguale a quello della pianeta o della casula indossata dal Sacerdote.
Per motivi di praticità, solitamente il diacono presta servizio con l'alba
(o il camice) e la stola diaconale. Gli abiti dei Ministri Può darsi che nella tua parrocchia
svolgano il loro servizio dei ministri: i lettori e gli accoliti (o ministri
straordinari dell'eucaristia). Il loro abbigliamento è generalmente
costituito dall'amitto e dal camice, oppure dall'alba. In alcune parrocchie,
i ministri portano anche un crocifisso, che viene messo sia sopra l'alba, ma
anche direttamente sull'abito civile, senza altri indumenti liturgici (in
questo caso, generalmente, per coloro che distribuiscono straordinariamente
l'Eucaristia). È bene che il salmista e il cantore, quando prestano il loro
servizio, indossino l'alba (o il camice). Gli abiti dei Ministranti Anche i ministranti, quando compiono
il loro servizio sull'altare, devono indossare un abito speciale. È poco
riguardoso salire sull'altare in tuta, magari con macchie di nutella, o con
scarpe da ginnastica tutte sporche: la Chiesa è la casa del Signore! È bene,
dunque, che quando compiamo il nostro importante compito ci vestiamo come si
deve per rispetto al Signore, al luogo dove siamo e alla gente che ci vede e
che ha il diritto di capire, anche attraverso il nostro modo di vestire, che
si sta compiendo qualcosa di veramente unico e speciale: l'incontro con Dio.
Ma non è sufficiente indossare gli indumenti propri dei ministranti: occorre
anche indossarli bene, con eleganza: ricorda che per il Signore dobbiamo
dare il massimo in tutto. Vediamo ora, uno ad uno, quali sono
gli abiti propri dei ministranti. q Tarcisiana
e cingolo: la tarcisiana è un abito bianco lungo fino ai piedi e ha
sulle spalle due strisce, generalmente rosse, che percorrono tutta la
lunghezza dell'abito. Qualcuno indossa insieme alla tarcisiana anche il cingolo,
ma non è necessario. q Tunica
e cingolo: è un abito bianco simile all'alba; qualcuno indossa
insieme alla tunica anche il cingolo, ma non è necessario. q Veste
e cotta: si indossa la veste e sopra questa la cotta. |