Parrocchia di S. Ambrogio in Mignanego (GE |
la pagina dei ragazzi |
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In quei giorni Maria si mise in viaggio
verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella
casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto
di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito
Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il
frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?
Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha
esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto
nell`adempimento delle parole del Signore». (Lc. 1,
39-45) |
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Ecco
come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa
sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera
dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva
ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a
queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse:
«Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa,
perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà
un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi
peccati». Tutto
questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per
mezzo del profeta: Ecco,
la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele, che
significa Dio con noi. Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva
ordinato l`angelo del Signore e prese con sé la sua sposa, la quale, senza
che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù. (Mt. 1, 18-25) |
In quei
giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta
la terra. Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria
Quirinio. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche
Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di
Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata
Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta.
Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del
parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo
depose in una mangiatoia, perché non c`era posto per loro nell`albergo. (Lc. 2, 1-7) |
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C`erano
in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al
loro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del
Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l`angelo
disse loro: «Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto
il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo
Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che
giace in una mangiatoia». E subito apparve con l`angelo una moltitudine
dell`esercito celeste che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei
cieli e pace in terra agli uomini che
egli ama». Appena
gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano fra
loro: «Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci
ha fatto conoscere». Andarono dunque senz`indugio e trovarono Maria e
Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. E dopo averlo visto,
riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che
udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano. Maria, da parte sua,
serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore. I
pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che
avevano udito e visto, com`era stato detto loro. (Lc.
2, 8-20) |
Quando venne il tempo della loro
purificazione secondo la Legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme
per offrirlo al Signore, come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio
primogenito sarà sacro al Signore; e per offrire in sacrificio una coppia di
tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore. Ora a Gerusalemme c`era un uomo di
nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto
d`Israele; lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che
non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore.
Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi
portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, lo prese tra le braccia e
benedisse Dio: «Ora lascia, o Signore, che il tuo
servo vada
in pace secondo la tua parola; perché
i miei occhi han visto la tua salvezza, preparata
da te davanti a tutti i popoli, luce
per illuminare le genti e
gloria del tuo popolo Israele». Il padre e la madre di Gesù si
stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e parlò a
Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in
Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti
cuori. E anche a te una spada trafiggerà l`anima». (Lc.
2, 22-35) |
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Gesù nacque a Betlemme di Giudea,
al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e
domandavano: «Dov`è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua
stella, e siamo venuti per adorarlo». All`udire queste parole, il re Erode
restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i sommi sacerdoti e
gli scribi del popolo, s`informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il
Messia. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo
del profeta: E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di
Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele. Allora Erode, chiamati segretamente
i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la
stella e li inviò a Betlemme esortandoli: «Andate e informatevi accuratamente
del bambino e, quando l`avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch`io venga
ad adorarlo». Udite le parole del re, essi
partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li
precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il
bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati
nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo
adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e
mirra. Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un`altra strada
fecero ritorno al loro paese. (Mt. 2, 1-12) |
Essi erano
appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e
gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e
resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per
ucciderlo». Giuseppe,
destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto,
dove rimase fino alla morte di Erode, perché si adempisse ciò che era stato
detto dal Signore per mezzo del profeta: "Dall`Egitto ho chiamato il mio
figlio." ( Mt. 2, 13-15) |
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I suoi
genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua.
Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l`usanza; ma
trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il
fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero.
Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a
cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in
cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto
in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che
l`udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.
Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai
fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose:
«Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre
mio?». Ma essi non compresero le sue parole.
(Lc. 2, 41-50) |
Partì dunque
con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte
queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti
a Dio e agli uomini. (Lc. 2, 51-52) |
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