Parrocchia di S. Ambrogio in Mignanego (GE |
la pagina dei ragazzi |
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RINNOVAZIONE DELLE PROMESSE BATTESIMALI Il vescovo o il sacerdote da lui inviato
invita i cresimandi a manifestare la loro decisione, rinnovando le promesse
del Battesimo. Fratelli,
siete membra vive di Cristo. Guidati dallo Spirito di Dio impegnatevi a
servire i vostri fratelli, come ha fatto Cristo, che non è venuto per essere
servito, ma per servire. Per prepararvi a ricevere il dono dello Spirito
Santo, rinnovate personalmente la professione di fede che i vostri genitori
hanno fatto, in unione con la Chiesa, nel giorno del vostro Battesimo. Rinunciate
a satana e a tutte le sue opere e seduzioni? Rinuncio.
Credete
in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra? Credo.
Credete
in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore; che nacque da Maria
Vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del
Padre? Credo.
Credete
nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e che per mezzo del
sacramento della Confermazione sarà in modo speciale a voi conferito, come già
agli Apostoli nel giorno della Pentecoste? Credo.
Credete
nella Santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei
peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna? Credo.
Questa è la nostra fede. Questa è la fede
della Chiesa. E noi ci gloriamo di professarla in Cristo Gesù, nostro
Signore. Amen. Vieni,
Spirito di fortezza, e dona alla tua Chiesa il coraggio di annunciare a tutti
i popoli il Vangelo della salvezza. |
L’intera esistenza è
un dono. Che cosa è nostro, che non abbiamo ricevuto? La vita, la fede, un
nome, le persone che ci vogliono bene... Con gli anni, mentre si cresce, si
impara che non basta ricevere: occorre con responsabilità fare delle scelte
personali e convinte. Tra i doni
ricevuti, la fede cristiana è certamente uno dei più importanti. I nostri
genitori, con una scelta responsabile hanno chiesto per noi alla Chiesa il
Battesimo; hanno professato la fede nel Signore Gesù e si sono impegnati ad
educarci secondo il Vangelo. Ora non sono più i genitori, ma noi stessi che,
prima di ricevere i doni dello Spirito, dobbiamo esprimere, in prima persona,
davanti alla comunità, il nostro sì al Signore e alla Chiesa. Questa
dichiarazione solenne è richiesta ai cristiani nei momenti delle grandi
decisioni; con le parole esprimiamo il nostro fermo proposito di stare sempre
dalla parte di Dio. Cosa significa
essere chiamati a fare scelte personali di fede? Fin dai primi tempi
i catecumeni, prima di ricevere il Battesimo erano chiamati a scegliere tra
due vie. Uno dei più antichi
catechismi, la Didaché (parola greca che vuol dire insegnamento)
le descrive così: “Vi sono due vie: una
della vita e una della morte; ma grande è la differenza tra queste due vie”. Come riconoscerle?
Così spiega la Didaché: “La via della vita è
questa: in primo luogo, ama Dio che ti ha creato, in secondo luogo, ama il
prossimo tuo come te stesso; non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a
te. La via della morte invece è questa: anzitutto è una via cattiva e piena
di maledizioni; pronti al male, mai al bene, lontani dalla gentilezza e dalla
pazienza, la percorrono quanti perseguitano i buoni e non hanno compassione
per chi soffre, odiano la verità e amano la menzogna...”. Nella Confermazione lo Spirito Santo ci
rafforza nella fede e viene a noi con la ricchezza dei suoi doni. Con il suo
aiuto possiamo compiere le scelte di Gesù: è la via della vita. |
IMPOSIZIONE DELLE MANI La comunità è riunita per la celebrazione della Confermazione.
Il vescovo invita l’assemblea dei fedeli a pregare il Signore perché effonda
il dono dello Spirito Santo sui cresimandi: Fratelli
carissimi, preghiamo Dio onnipotente per questi suoi figli: egli che nel suo
amore li ha rigenerati alla vita eterna mediante il Battesimo e li ha
chiamati a far parte della sua famiglia, effonda ora lo Spirito Santo, che li
confermi con la ricchezza dei suoi doni, e con l’unzione crismale li renda
pienamente conformi a Cristo, suo unico Figlio. Ministro
della confermazione è il vescovo. Egli tuttavia può affidare il compito a un
altro sacerdote o associare altri sacerdoti nella celebrazione del
sacramento. Ricevere lo Spirito Santo attraverso il ministero del vescovo,
successore degli apostoli, richiama immediatamente la prima effusione dello
Spirito Santo nel giorno della Pentecoste, ed è segno del più stretto legame
che unisce i cresimati alla Chiesa e alla sua testimonianza nel mondo. Come gli apostoli, il celebrante
stende le mani sui cresimandi e invoca lo Spirito Santo perché scenda su di
loro con la pienezza dei suoi santi doni. Dio
onnipotente Padre del Signore nostro Gesù Cristo infondi in questi tuoi figli
il tuo Santo Spirito Paraclito: spirito di sapienza e di intelletto, spirito
di consiglio e di fortezza, spirito di scienza e di pietà, e riempili dello
spirito del tuo santo timore. Per Cristo nostro Signore. I cresimandi, confermati e arricchiti con i
doni dello Spirito Santo, sono inviati nel mondo a continuare la missione di
Gesù. L’imposizione
delle mani significa presa di possesso ma anche comunicazione di un potere.
Indica che il cresimando appartiene totalmente a Cristo e alla Chiesa e che è
chiamato e reso capace per la forza dello Spirito Santo di difendere e
diffondere la fede con la parola e le azioni, e contribuire alla edificazione
e crescita della Chiesa. |
Tutti abbiamo dei
doni, a volte nascosti, ma preziosi da scoprire. Nessuno può dire: “io non
sono buono a nulla”. I doni più utili spesso non sono i più appariscenti. Noi
vorremmo poter vivere tutti i nostri doni.
Forse qualcuno già conta su dite. Che cosa si aspetta da te? E la
tua comunità desidera da te qualcosa? In un ragazzo che coltiva i doni
ricevuti perché un giorno siano utili anche agli altri opera in qualche modo
la grazia dello Spirito Santo. Lo Spirito Santo è
chiamato il Dono del Padre. Egli rinvigorisce
con la sua grazia i doni naturali di ciascuno e arricchisce di doni ancora
più grandi la nostra persona. Nel
sacramento della Cresima lo Spirito Santo con i suoi doni ci rende più
conformi a Cristo e ci associa più profondamente alla sua missione nel
mondo. Gli antichi profeti lo avevano
annunciato: “Lo Spirito del Signore è spirito di sapienza e di intelletto, di
consiglio e di fortezza, di scienza e di pietà, e del timore santo di Dio”. (leggi Is 11,2) |
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Il giorno della Confermazione si rinnova una
chiamata, una vocazione. Il nome che ci è stato dato il giorno del Battesimo quale
segno che Dio ci conosce e ci ama personalmente, ora è dichiarato da ciascuno
al vescovo, che chiamandoci per nome, pone la sua mano sul capo e segna la
fronte con il crisma. Ricevi il sigillo dello
Spirito Santo che ti è dato in dono. Amen. La pace sia con te. E con il tuo spirito. Come i re, i sacerdoti e i profeti dell’Antico
Testamento, come Gesù consacrato con l’unzione dello Spirito Santo nel
battesimo al fiume Giordano, anche noi nella Confermazione siamo segnati con
il segno della croce sulla fronte e unti con il sacro crisma, per essere
consacrati e resi capaci di testimonianza nel mondo. Il
sacramento della confermazione è chiamato anche Cresima. Questo nome
proviene dall’unzione sul capo che il vescovo compie con il sacro crisma, o
olio profumato, consacrato nella chiesa cattedrale il giovedì santo. Il
crisma è l’olio usato per le consacrazioni. Esso richiama l’idea di potenza e
di missione. Per questo venivano unti i re, i sacerdoti e i profeti
nell’Antico Testamento. I cresimati sono unti per indicare che
partecipano al potere profetico, sacerdotale e regale di Gesù, il Cristo, che
significa l’Unto. Il
sacramento della Confermazione imprime un sigillo spirituale indelebile
chiamato carattere.Il cresimato è consacrato per sempre a cristo e
appartiene a lui. Per questo la confermazione, come il Battesimo, non può
essere ricevuta che una volta sola. |
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LA PREGHIERA DEI FEDELI Nella liturgia della Confermazione, l’assemblea prega
il Padre perché effonda il suo Spirito su tutto il genere umano e lo conduca
a formare una sola famiglia. Per
il mondo intero: perché tutti gli uomini, che hanno un solo Creatore e Padre,
si riconoscano fratelli, al di là di ogni discriminazione e cerchino con
lealtà il regno di Dio, che è pace e gioia nello Spirito Santo, preghiamo.
Ascoltaci o Signore! O
Dio, che hai dato lo Spirito Santo agli Apostoli, e per mezzo di essi e dei
loro successori hai voluto trasmetterlo a tutti i membri della tua Chiesa:
esaudisci la nostra preghiera, e continua oggi, nella comunità dei credenti,
i prodigi che il tuo amore ha operato agli inizi della predicazione del
Vangelo. Per Cristo nostro Signore. Amen. Vieni, Spirito di servizio, edifica la
tua Chiesa nell’unità e nella pace, perché sia solidale con le gioie e le
sofferenze di tutti gli uomini. |
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