Parrocchia
di S. Ambrogio in Mignanego (GE) |
Introduzione
alla Bibbia / 15 |
i libri della Bibbia : i Profeti / 4 |
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Sofonia Autore: Sofonia Data: poco
prima del 621 a.C. Contenuto Sofonia è il primo di una serie di
profeti inviati da Dio al regno meridionale di Giuda prima della sua caduta
nel 587 a.C. e dopo la caduta del regno settentrionale di Israele nel 722
a.C. Isaia e Michea erano stati testimoni della presa di Samaria, capitale
del regno settentrionale, ma erano morti prima del periodo di Sofonia. Questi
fu seguito da Geremia, Abacuc ed Ezechiele, tutti con un messaggio
particolare per il regno di Giuda. Sfortunatamente, però, anche questa
nazione non prestò alcuna attenzione agli avvertimenti che Dio le aveva mandato. La situazione storica era la seguente.
Dopo la morte di Ezechia, uno dei pochi re di Giuda osservanti della legge,
gli successe al trono suo figlio Manasse. Questi era un uomo totalmente
malvagio, in tutto opposto a suo padre e disposto a tollerare il dilagare
della corruzione nel paese. Egli favorì inoltre il ritorno alle pratiche di
culti pagani, come il culto di Baal, l'astrologia, l'adorazione degli spiriti
e il sacrificio di bambini. Manasse perseguitò i profeti e soppresse il culto
a Dio. Secondo una leggenda ebraica, Manasse avrebbe approvato la condanna a
morte del profeta Isaia, anche se questo non può essere documentato né a
colpa né a discolpa. Suo figlio Amon seguì in tutto le orme del padre; invece
il figlio di Amon, Giosia (639-609 a.C.) cercò di invertire la rotta che
portava al disastro. Nel 621 a.C. Giosia attuò una riforma religiosa e morale
di vasta portata, in parte stimolato dagli ammonimenti di Sofonia. Spunti
teologici Quello di Sofonia è un messaggio di
denuncia del male dilagante nel paese, con la terribile minaccia che se Giuda
non si fosse pentito, tutto sarebbe stato perduto. Sofonia inoltre
approfondisce ulteriormente il concetto del «giorno del Signore. Secondo la
credenza popolare, il giorno del Signore significava la rivincita della
nazione sui suoi nemici. Sofonia invece sostiene che si tratta del giorno del
giudizio prima di tutto per il popolo giudaico, e solo in un secondo tempo
per i suoi nemici. II messaggio termina con un promessa di restaurazione
(3,9-20), che va oltre il semplice ritorno in patria e prevede un'era di
benessere universale per tutta la terra.
Aggeo Autore: Aggeo Data: 520 a.C. Contenuto in seguito alla caduta di Gerusalemme
nel 587 a.C. i sopravvissuti furono presi come schiavi e deportati in
Babilonia. Uno sconvolgimento internazionale, che provocò il cambio della potenza
dominante, portò Ciro il Persiano a prendere possesso di ciò che era rimasto
della potenza babilonese (539 a.C.). Una delle prime cose che fece fu quella
di permettere agli exprigionieri che lo desideravano di far ritorno in
patria. Un considerevole numero di Giudei, anche se non tutti, accettarono
l'offerta e cominciarono a ricostruire la comunità in patria. Erano comunque
tempi difficili. Si doveva ricostruire mura, città, case, strade, dissodare
il terreno e arruolare un esercito per difendersi dalle incursioni di vicini
ostili. Da dove cominciare? Dopo un entusiastico avvio dei lavori di
ricostruzione del Tempio di Gerusalemme, l'interesse venne meno e i lavori
furono sospesi nel 536 a.C. Trascorsi 16 anni di inattività e di interessi
contrastanti, il profeta Aggeo cominciò a predicare il suo messaggio,
incitando la popolazione a riprendere i lavori di ricostruzione del Tempio di
modo che Dio potesse avere un degno luogo di soggiorno. II libro di Aggeo
contiene quattro messaggi, tutti de! 520 a.C. II primo è diretto a Giosuè,
capo religioso, e a Zorobabele, capo politico. In esso Aggeo rinfaccia alla
popolazione di passare il tempo in divertimenti mentre il Tempio del Signore
è in rovina. II secondo messaggio è per coloro che vogliono lavorare ma temono
che i risultati del loro lavoro siano insignificanti. II terzo e il quarto
messaggio denunciano la corruzione dilagante e promettono la protezione di
Dio su coloro che rispondono positivamente a lui e in particolare su
Zorobabele. Spunti
teologici II messaggio fondamentale del libro di
Aggeo è semplice: il nostro stato spirituale è più importante dello stato
materiale. Dobbiamo costruire una dimora per Dio, sia su una collina (allora)
che nel nostro cuore (adesso), se vogliamo che Dio ci favorisca la sua
benedizione.
Zaccaria Autore:
Zaccaria Data: tra il
520 e il 500 a.C. Contenuto Zaccaria esercitò il suo ministero
contemporaneamente ad Aggeo. La popolazione rimpatriata dall'esilio
babilonese si trovava ad affrontare un compito immane. Case da ricostruire,
mura da rifare, campi da dissodare, foreste da abbattere, strade e
soprattutto il Tempio da ricostruire, e sempre contro la tenace opposizione
della gente che aveva occupato la regione dopo la partenza dei Giudei per
l'esilio. Aggeo concentrò il suo messaggio sull'incoraggiamento della popolazione
alla ricostruzione del Tempio, mentre Zaccaria svolse temi di carattere più
generale. II libro di Zaccaria è costituito da una breve introduzione, otto
visioni e una raccolta di incitamenti vari su un arco di tempo relativamente
lungo. La sostanza del libro è contenuta
nelle otto visioni. Prima visione. Cavalieri in groppa a
cavalli di diversi colori in un bosco. Questo viene interpretato come un
giudizio pronunziato sulle nazioni, con Dio che cavalca il cavallo
principale. Israele ha in ciò tre motivi di conforto: il Tempio sarebbe stato
ricostruito, Gerusalemme sarebbe stata ricostruita e i distretti circostanti
sarebbero stati inondati di prosperità. Seconda visione. Quattro corna che
disperdono Gerusalemme. Le quattro corna sono altrettanti regni (Assiria,
Babilonia, Egitto e Media-Persia), i quali tutti cadranno a loro volta per
aver distrutto Gerusalemme. Terza visione. Un giovane misura Gerusalemme con
una corda da muratore. Visione di incoraggiamento per la protezione di
Gerusalemme. II giovane è costretto a sospendere le misurazioni per la
ricostruzione delle mura perché Dio sarebbe stato come un muro di fuoco a
protezione di Gerusalemme contro le nazioni circostanti. Quarta visione. II sommo sacerdote
Giosuè, vestito di stracci davanti al Signore. Giosuè non può stare davanti a
Dio sorretto solo della sua autocompiacenza. Satana lo accusa, ma solo per
essere zittito da Dio che fa indossare a Giosuè vesti degne della divina
presenza. Ciò che si vuol dire è chiaro: solo Dio può renderci presentabili
alla corte del cielo, attraverso un suo atto di grazia e di misericordia. La
venuta del Messia è prefigurata in 3,8 nelle parole «manderò il mio servo
Germoglio. Quinta visione. Due olivi alimentano
l'olio in un recipiente centrale collegato a sette lampade. Questa visione,
più complessa delle altre, è molto importante. Sostanzialmente vuole
significare la forza di Dio che non viene mai meno (gli olivi), l'agente
dell'alimentazione (lo Spirito Santo), gli agenti umani (Giosuè e Zorobabele)
e il fatto che il programma viene svolto. II versetto chiave in questa
visione è 4,6: « Non con la potenza né con la forza, ma con il mio spirito,
dice il Signore degli eserciti! ». Questo concetto troverà eco nella nota
affermazione di san Paolo: « Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?» (Rm
8,31). Sesta visione. II libro che vola.
Questa è una dichiarazione pubblica che i peccati di Israele saranno puniti.
Dimostra che anche nella comunità ricostituita il peccato era ancora un
problema e bisognava fare qualcosa per risolverlo. Settima visione. II canestro volante.
Questa visione è sostanzialmente uguale a quella precedente. Quando viene
sollevato il coperchic del canestro, appaiono i peccati della nazione, che
però vengono eliminati quando due donne con ali di cicogna portano via il
canestro in un luogo lontano. Questo indica sia la presenza del peccato nella
comunità, sia il fatto che Dio è in grado di perdonarlo, togliendolo
definitivamente di mezzo. Ottava visione. Quattro cocchi in
mezzo a due montagne di bronzo. Questa oscura visione esprime la certezza che
la volontà di Dio sarà eseguita. Le montagne rappresentano la forza dei
decreti di Dio e i cocchi gli agenti attraverso i quali Dio attua i suoi
piani. La raccolta degli oracoli successivi è
importante perché in essi il futuro Messia è presentato come il Buon Pastore,
respinto dal suo popolo, venduto per 30 monete d'argento, che entra
trionfante in Gerusalemme in groppa a un asino e infine pianto come
primogenito. 11 Nuovo Testamento vede tutto ciò avverato in Gesù Cristo. Spunti
teologici II messaggio fondamentale di Zaccaria
è l'adempimento della volontà di Dio. Dio, il Signore degli eserciti, è
assoluto padrone della vita e della storia. Mediante simboli, visioni, immagini
e dichiarazioni, Zaccaria insiste sul fatto che noi non dobbiamo mai aver
timore se siamo disposti a fare la volontà di Dio. Dio sa quel che fa e ha la
situazione in pugno. II Messia (Gesù Cristo) verrà a rappresentare Dio e a
compiere la sua volontà. Prima egli viene con la debolezza umana, ma poi
verrà come Giudice supremo.
Malachia Autore:
Malachia Data: tra il 450
e il 425 a.C. Contenuto Questo libro, come le profezie di
Aggeo e di Zaccaria, era diretto alla comunità ebraica ricostituita dopo
l'esilio, ma fu scritto considerevolmente più tardi. In Giudea era arrivato
un altro gruppo di ex-deportati e sulla scena si trovavano personaggi
importanti quali Esdra e Neemia. Non tutto filava liscio nella nazione
di Israele. Riti pagani e altre pratiche discutibili erano all'ordine del
giorno. Prevaleva l'indifferenza religiosa, l'ingordigia, la corruzione negli
ambienti governativi e i matrimoni misti con donne straniere (che portavano
con sé i loro idoli). Un problema particolare era rappresentato dal
comportamento dei sacerdoti. II culto religioso era diventato abitudinario,
svuotato del suo vero significato. Malachia chiama l'indifferenza religiosa
niente meno che rapina ai danni di Dio. II libro è costituito da due parti, di
cui la prima è una denuncia dei peccati di Israele, la seconda una promessa
di benedizioni e di castighi. II libro è impostato su una serie di domande e
di risposte, come avviene nei tribunali, in cui Israele pone domande
retoriche (e spesso di autogiustificazione) e Dio risponde. Le domande sono
del tipo: Come ci hai dimostrato il tuo amore (1,2)? Come abbiamo disprezzato
il tuo nome (1,6)? Come ti abbiamo contaminato (1,7)? Come abbiamo stancato
il Signore (2,17)? Spunti
teologici Malachia predica il giudizio di Dio in
particolare per il clero (sacerdoti). I sacrifici che offrivano erano
indegni, non c'era sincerità nel loro servizio, i loro doveri erano compiuti
con svogliatezza e il loro impegno verso Dio era vuoto. Se i capi religiosi
si comportano male, cosa ci si può aspettare dal popolo? II popolo poi non ha
imparato niente dalla lezione dell'esilio. Erano stati fatti schiavi a causa
dei loro peccati, ed erano ritornati decisi a ricalcare le loro vecchie orme.
Se la nazione avesse continuato a respingere Dio, il giudizio sarebbe venuto
di nuovo, come era venuto in precedenza. Infine, per il futuro c'è un
messaggio di speranza. II giorno del Signore stava per venire, un giorno di
giudizio, ma in quel giorno il Signore avrebbe purificato i sacerdoti e il
Tempio, redento i giusti e inaugurato il regno di Dio. Tutto ciò sarebbe
stato preceduto da un messaggero che aveva il compito di preparare la via del
Signore. II Nuovo Testamento vede in questo messaggero Giovanni Battista.
[tratto da : "Guida allo studio della
Bibbia" a cura di Walter A. Elwell - Ed. Elle Di Ci - 1997] |