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brani e preghiere di |
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madre Teresa di Calcutta |
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Madre
Teresa di Calcutta Madre Teresa di Calcutta (al secolo Agnes Gonxha Bojaxhiu)
nacque il 27 agosto 1910 a Skopje, in Macedonia, la minore dei 5 figli di Nikola
e Drane Bojaxhiu, e fu battezzata coi nomi di Gonxha Agnes. All'età di 8 anni
perse il padre e la famiglia dovette soffrire di gravi difficoltà
finanziarie. Nel settembre 1928 partì per l'Irlanda, dove entrò nell’Istituto
della Beata Vergine Maria, noto anche col nome di “Suore di Loreto”, ed
assunse il nome di suor Mary Teresa, ispiratole da quello di Santa Teresa di
Lisieux. Nel dicembre dello stesso anno partì per l’India, sbarcando a
Calcutta il 6 gennaio 1929. Nel maggio 1931 fece la professione dei voti
temporanei e venne inviata presso la comunità di Loreto a Entally, dove
insegnò nella scuola per ragazze St. Mary. Il 24 maggio 1937 fece la
Professione dei voti perpetui e da quel momento venne definitivamente
chiamata Madre Teresa. Nei venti anni che trascorse a St. Mary svolse
attività di insegnante e si distinse per le sue innate capacità
organizzative, tanto che nel 1944 fu nominata direttrice della scuola. Il 10 settembre 1946 fu il giorno in cui, come ella stessa
raccontò, prese la decisione di lasciare la scuola e di fondare una comunità
religiosa che si occupasse dell'assistenza dei poveri. Dovettero passare
altri due anni prima che Madre Teresa potesse fondare la comunità delle
Missionarie della Carità (17 agosto 1948). Scelse come veste per sè e per le
consorelle, fra cui molte sue ex allieve, che si univano a lei in numero
sempre crescente, il caratteristico sari bianco bordato di azzurro. Era sua
costante abitudine recarsi nei sobborghi più poveri di Calcutta per visitare
le famiglie ed assistere gli ammalati Il 7 ottobre 1950 l'Arcidiocesi di Calcutta riconosceva
ufficialmente la nuova Congregazione delle Missionarie della Carità, che, a
partire dagli anni 60 cominciò ad operare anche in altre città dell'India.
Nel febbraio del 1965 Papa Paolo VI concesse alla congregazione il Diritto
Pontificio, e ciò la convinse ad aprire una casa anche in Venezuela, a cui se
ne aggiunsero presto altre a Roma, in Tanzania e via via in altri paesi di
tutti i continenti. Negli anni compresi fra il 1980 ed il 1990, Madre Teresa
aprì altre case di missione anche nei paesi comunisti, compresi l'ex Unione
Sovietica, l’Albania e Cuba. Madre Teresa riceve da Ronald Reagan la Medal of Freedom alla
Casa Bianca. Madre Teresa fondò, in
periodi diversi, altre congregazioni, fra cui i Fratelli Missionari della
Carità, nel 1963, ed i Padri Missionari della Carità, nel 1984, a cui
aderirono anche persone di altre confessioni religiose. L'intensa attività
svolta cominciò ad attirare sempre più l'attenzione dei mezzi di
informazione, numerose onerificenze le furono concesse come, ad esempio, il
premio indiano Padmashri nel 1962 ed il Premio Nobel per la Pace nel 1979. Nel 1997 le suore di Madre Teresa erano arrivate al numero di
4.000, suddivise nelle 610 case di missione presenti in ben 123 paesi. Nel
marzo 1997 incontrò Papa Giovanni Paolo II per l’ultima volta, prima di
rientrare a Calcutta, dove morì 5 settembre 1997. A soli due anni dalla morte, Papa Giovanni Paolo II consentì che
si aprisse la causa di canonizzazione. È stata beatificata il 19 ottobre 2003 |
L'amore
del dono Prego
per voi, perché possiate conservare nei vostri cuori la gioia di amare Dio,
la gioia dell'amore e della bontà, e di condividere questa gioia con tutti
quelli con i quali vi trovate, con le persone che lavorano al vostro fianco,
davanti a tutti i membri della vostra stessa famiglia. Quello
che importa non è la quantità del dono, bensì l'intensità dell'amore con cui
lo diamo. C'è
qualcosa in più di cui vi posso parlare: della mia esperienza con i Poveri
più poveri. Devo
ancora trovare la prima donna Povera disposta ad abortire. Senza
dubbio darà alla luce suo figlio. È
possibile che abbandoni la sua creatura sulla strada, ma non sarà lei a
eliminare suo figlio. È un
qualcosa che dobbiamo imparare dai Poveri: la grandezza del loro amore per il
figlio. Preghiamo. Chiediamo
a nostro Signore che non si allontani dal nostro fianco nel momento della
tentazione. Perché
allo stesso modo in cui fu tentato Gesù, il diavolo tenterà anche noi. Non
dobbiamo aver paura, perché Dio è amore. Se Dio
ci ama, dal momento che lui è Padre amoroso, non smetterà di aiutarci. Quando
ci rendiamo conto di aver commesso un errore, andiamo da lui e diciamogli: « Dio
mio, mi spiace! Sono pentito! ». Il
segreto di Madre Teresa di Angelo Mons.Comastri Madre
Teresa di Calcutta è diventata beata a tempo di record: appena sei anni dopo
la sua morte! E ormai tutti la considerano una "santa". Tuttavia
non dimentichiamo che Madre Teresa è una persona "scomoda". Chi come è
scomodo un limpido raggio di luce quando illumina una parete ammuffita, come
è scomoda una persona onesta dentro una combriccola di ladroni; come è
scomodo un cuore umile in un raduno di arroganti; come è scomodo un
"povero" all'ingresso di una discoteca; come è scomoda una mamma,
con due bambini in braccio davanti ad una clinica per aborti. Madre
Teresa è scomoda!. Ne volete una prova? Lasciamola parlare. Ecco una sua
affermazione chiara, ma tanto scomoda: "Se
nel vostro Paese permettete l'aborto, allora diventate un Paese molto povero.
Tanto povero da aver paura anche di bambini". Ecco un
altro pensiero luminoso ma controcorrente, che ella rivolse a un gruppo di
lebbrosi: "Ogni volta che Dio guarda il palmo della Sua mano, vi ci vede
disegnati. Per questo ogni vita umana è preziosa: sì, anche voi lebbrosi
siete preziosi agli occhi di Dio!". Ecco una
presentazione di Maria che è, nello stesso tempo, originalissima e
fedelissima: "La Madonna fu la prima "dama della carità". Ma,
prima di esserlo, si svuotò completamente di se stessa e si offrì come serva
del Signore". Ecco una
sua norma di vita che, nell'attuale società violenta e prepotente, può avere
il sapore dell'ingenuità e invece è una perla di autentica sapienza:
"Preferirei commettere degli errori con gentilezza e compassione
piuttosto che operare miracoli con scortesia e durezza". Ecco,
infine, una coraggiosa lettura della povertà umana: "I poveri hanno fame
di pane, ma soprattutto hanno fame di Dio. La più grande disgrazia dell'India
è di non conoscere Gesù Cristo: e, senza Gesù Cristo, non si conosce il
valore della vita umana". Chi è,
allora, Madre Teresa. Ella é una "innamorata di Cristo", è una
donna "folgorata dal Crocifisso", nel quale ha visto il Volto di
Dio come "Volto di Amore" e ha sentito la sete di Dio come
"sete di Amore". E ha risposto all'amore con tutta la sua vita:
senza esitazione, senza risparmio, senza mezze misure. E ha cercato i poveri
per amarli con l'Amore di Dio e per consolarli con l'unica vera buona
notizia, che è questa: "Dio ti ama". A tutti, infatti, ella
ripeteva instancabilmente: "God is Love", Dio è amore! Il segreto
di Madre Teresa sta tutto qui: ed è vale la pena ricordarlo - il segreto
stesso del cristianesimo. Potessimo capirlo! Potessimo viverlo tutti un
pochino di più! Articolo
tratto dal giornale " Toscana oggi ". + ANGELO
COMASTRI ARCIVESCOVO-DELEGATO
PONTIFICIO DI LORETO |
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Testimoni
dell'Amore |
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La forza che ci tiene tutti uniti è l'amore, di cui siamo
testimoni nella celebrazione della vita, perché la vita è stata creata a
immagine e somiglianza di Dio. La vita è fatta per amare e per essere amati. Per questo motivo dobbiamo decidere risolutamente che
nessuna creatura, sia bambino che bambina, debba mai essere oggetto di
rifiuto e di disamore. Ogni bambino è un segno dell'amore di Dio, di un amore che
deve espandersi sulla terra. Se vi capitasse di sentire che c'è qualcuno che rifiuta di
avere un bambino, che è disposto ad abortire, sforzatevi di convincerlo a
portarmelo, perché io voglio questo bambino, che per me costituisce una
testimonianza dell'amore di Dio. |
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Piccole
Frasi |
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Sappiamo bene che ciò
che facciamo non è che una goccia nell'oceano. Ma se questa goccia non ci
fosse, all'oceano mancherebbe. Importante non è ciò
che facciamo, ma quanto amore mettiamo in ciò che facciamo; bisogna fare piccole
cose con grande amore. Per noi nessun uomo è
troppo misero per non essere l'immagine di Dio. Non si possono amare
due persone in maniera totale; ma si possono amare le persone in maniera
totale se in tutte si ama Gesù. Non vedo il povero ma
vedo Gesù che soffre nel povero e dice: Avevo fame e mi avete dato da
mangiare............. Non sono io che ho
dovuto trovare Gesù. È lui che ha trovato me. |
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Come si
ama Dio |
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Tutti desideriamo
amare Dio. Ma come si fa? Gesù si convertì in pane
di vita per saziare la nostra fame. Quindi si fece
ignudo, sfrattato, abbandonato, lebbroso, drogato, prostituta, di modo che tutti
noi, tanto voi come io, potessimo saziare la sua fame con il nostro amore. Sicuramente non vi
capiterà di vedere nei vostri paesi malati rosi da vermi, ma ci sono vermi
che tarlano i cuori. Mi commosse
moltissimo il gesto di una bambina piccola che decise di mandarmi i soldi
della sua prima comunione invece di tenerseli per comprare un vestito per
quella festa. In Africa ci sono
molte migliaia di persone che muoiono di fame a causa della siccità. Mi imbattei in
strada in una bambina di cinque o sei anni e le diedi un pezzo di pane. Cominciò a mangiarlo
briciola per briciola, dicendo che avrebbe avuto ancora fame, una volta terminato
il pane. Lei aveva già fatto
esperienza di cosa è la fame, qualcosa che né io né voi ancora sappiamo
cos'è.
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Mia Madre
mi ha Amato |
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C'è qualcosa di molto bello che leggiamo nella Sacra Scrittura. Lì dove Dio assicura: «Anche se una madre potesse dimenticarsi
di suo figlio io non mi dimenticherò di te. Io ti tengo scolpito sul palmo
della mia mano. Sei prezioso per me. Io ti ho chiamato con il tuo proprio nome
». Questo è il motivo per cui, appena nasce un bambino, gli diamo
un nome: il nome con il quale Dio lo ha chiamato da tutta l'eternità per
amare ed essere amato. Rivolgendo però oggi lo sguardo al mondo, ci rendiamo conto che
questo piccolo, il bambino non ancora nato, si è trasformato in bersaglio di
morte, in bersaglio di distruzione: qualcosa che si distrugge e si stermina. E pensare che a fare questo è la sua stessa madre! Dio dice: «Anche se una madre potesse... », È impossibile per una madre dimenticare. Però... «Anche se una madre potesse dimenticare.... io non mi
dimenticherò di te». E tuttavia... Oggi la madre si dimentica di suo figlio! Non solo si dimentica di lui: lo distrugge! Perché? La madre ha paura del bambino, di questo piccino non ancora
nato, che costituisce la creatura più bella dell'amore di Dio, il suo regalo più
splendido. Da parte nostra, dobbiamo rendere grazie a Dio perché i nostri
genitori ci hanno amato. Grazie, Signore! Immaginatevi: se mia madre non mi avesse amata, sono convinta che non avreste alcuna Madre Teresa. Non starei qui a rivolgervi la parola, se mia madre non mi
avesse amata. |
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Ho sentito
il battito del tuo cuore |
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Ti ho trovato in tanti posti,
Signore. Ho sentito il battito del tuo
cuore nella quiete perfetta dei
campi, nel tabernacolo oscuro di una
cattedrale vuota, nell'unità di cuore e di mente di un'assemblea di persone che
ti amano. Ti ho trovato nella gioia, dove ti cerco e spesso ti
trovo. Ma sempre ti trovo nella
sofferenza. La sofferenza è come il
rintocco della campana che chiama la sposa di Dio
alla preghiera. Signore, ti ho trovato nella
terribile grandezza della sofferenza degli altri. Ti ho visto nella sublime
accettazione e nell'inspiegabile gioia di coloro la cui vita è
tormentata dal dolore. Ma non sono riuscito a
trovarti nei miei piccoli mali e nei
miei banali dispiaceri. Nella mia fatica ho lasciato passare
inutilmente il dramma della tua passione
redentrice, e la vitalità gioiosa della
tua Pasqua è soffocata dal grigiore della mia
autocommiserazione. Signore io credo. Ma tu aiuta
la mia fede.
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Ventiquattro
domande e ventiquattro risposte |
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Il giorno più bello? Oggi. L’ostacolo più grande? La paura. La cosa più facile? Sbagliarsi. L’errore più grande? Rinunciare. La radice di tutti i mali? L’egoismo. La distrazione migliore? Il lavoro. La sconfitta peggiore? Lo scoraggiamento. I migliori professionisti? I bambini. Il primo bisogno? Comunicare. La felicità più grande? Essere utili agli altri. Il mistero più grande? La morte. Il difetto peggiore? Il malumore. La persona più pericolosa? Quella che mente. Il sentimento più brutto? Il rancore. Il regalo più bello? Il perdono. Quello indispensabile? La famiglia. La rotta migliore? La via giusta. La sensazione più piacevole? La pace interiore. L’accoglienza migliore? Il sorriso. La miglior medicina? L’ottimismo. La soddisfazione più grande? Il dovere compiuto. La forza più grande? La fede. Le persone più necessarie? I sacerdoti. La cosa più bella del mondo? L’amore. |
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Chi
è Gesù per me |
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Il
Verbo fatto carne. Il
pane di vita. La
vittima che si offre sulla croce per i nostri peccati. Il
sacrificio offerto nella santa messa per i
peccati del mondo e miei personali. La
parola che devo dire. Il
cammino che devo seguire. La
luce che devo accendere. La
vita che devo vivere. L’amore
che deve essere amato. La
gioia che dobbiamo condividere. Il
sacrificio che dobbiamo offrire. La
pace che dobbiamo seminare. Il
pane di vita che dobbiamo mangiare. L’affamato
che dobbiamo sfamare. L’assetato
che dobbiamo dissetare. Il
nudo che dobbiamo vestire. Il
senzatetto al quale dobbiamo offrire riparo. Il
solitario al quale dobbiamo far compagnia. L’inatteso
che dobbiamo accogliere. Il
lebbroso le cui ferite dobbiamo lavare. Il
mendicante che dobbiamo soccorrere. L’alcolizzato
che dobbiamo ascoltare. Il
disabile che dobbiamo aiutare. Il
neonato che dobbiamo accogliere. Il
cieco che dobbiamo guidare. Il
muto a cui dobbiamo prestare la nostra voce. Lo
storpio che dobbiamo aiutare a camminare. La
prostituta che dobbiamo allontanare dal pericolo e
colmare della nostra amicizia. Il
detenuto che dobbiamo visitare. L’anziano
che dobbiamo servire. Gesù è
il mio Dio. Gesù è
il mio sposo. Gesù è
la mia vita. Gesù è
il mio unico amore. Gesù è
tutto per me. Gesù,
per me, è l’unico. |
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Gesù, tu
rinasci in ogni bambino |
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Signore Gesù, tu hai detto: «Tutto quello che avete fatto a uno dei più piccoli dei miei fratelli l'avete fatto a me». Tu, Signore Gesù, rinasci in ogni bambino, ti identifichi con quelli che hanno fame, che sono malati, che sono nudi; che non hanno dove rifugiarsi, con tutti quelli che sono affamati non solo di pane, di vestiti, di casa, ma di amore. Gesù rendici degni di servirti nei poveri che vivono e muoiono nella povertà e nella fame. Attraverso le nostre mani dona loro il pane quotidiano. Per mezzo del nostro amore ricolmali di gioia e di pace. Gesù, tu doni a noi il tuo corpo realmente presente nel pane della Eucaristia. Aiutaci a riconoscerti presente e a servirti nel corpo sofferente dei nostri fratelli. |
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MANDAMI
QUALCUNO DA AMARE |
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Signore, quando ho fame, dammi qualcuno che
ha bisogno di cibo, quando ho un dispiacere, offrimi qualcuno da
consolare; quando la mia croce diventa pesante, fammi condividere la croce di un altro; quando non ho tempo, dammi qualcuno che io possa aiutare per
qualche momento; quando sono umiliato, fa che io abbia
qualcuno da lodare; quando sono scoraggiato, mandami qualcuno da
incoraggiare; quando ho bisogno della comprensione degli
altri, dammi qualcuno che ha bisogno della mia; quando ho bisogno che ci si occupi di me, mandami qualcuno di cui occuparmi; quando penso solo a me stesso, attira la mia
attenzione su un’altra persona. Rendici degni, Signore, di servire i nostri
fratelli Che in tutto il mondo vivono e muoiono
poveri ed affamati. Dà loro oggi, usando le nostre mani, il loro
pane quotidiano, e dà loro, per mezzo del nostro amore comprensivo,
pace e gioia. |
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Invito
alla santità |
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L’uomo è irragionevole, egocentrico: non
importa, amalo! Se fai il bene ti attribuiranno secondi fini egoistici: non
importa, fa’ il bene! Se realizzi i tuoi obiettivi troverai falsi amici e veri nemici: non
importa, realizzali! Il bene che fai verrà domani dimenticato: non
importa, fa’ il bene! L’onestà e la sincerità ti rendono in qualche modo vulnerabile: non
importa, sii sempre e comunque franco e onesto! Quello che per anni hai costruito può essere distrutto in un attimo: non
importa, costruisci! Se aiuti la gente, se ne risentirà: non
importa, aiutala! Dai al mondo il meglio di te e ti prenderanno a calci: non
importa, continua! |
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Inno alla
Vita |
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La vita è un’opportunità, coglila. La vita è bellezza, ammirala. La vita è beatitudine, assaporala. La vita è un sogno, fanne una realtà. La vita è una sfida, affrontala. La vita è un dovere, compilo. La vita è un gioco, giocalo. La vita è preziosa, conservala. La vita è una ricchezza, conservala. La vita è amore, godine. La vita è un mistero, scoprilo. La vita è promessa, adempila. La vita è tristezza, superala. La vita è un inno, cantalo. La vita è una lotta, vivila. La vita è una gioia, gustala. La vita è una croce, abbracciala. La vita è un’avventura, rischiala. La vita è pace, costruiscila. La vita è felicità, meritala. La vita è vita, difendila.
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