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Mignanego (GE) |
La preghiera dei SALMI |
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Introduzione I Salmi
sono sorti durante lunghi secoli di storia, dal 1000 avanti Cristo sino al
300 a. C. Sono in tutto 150 e solo alcuni sono stati composti da Davide. Una
volta tutti gli erano attribuiti, come la Legge era attribuita a Mosè. Per la
preghiera ufficiale si faceva ricorso a Davide: cioè se un salmo portava il
suo nome entrava a far parte della liturgia al tempio. Teniamo
sempre presente che i Salmi sono poemi, vere e proprie poesie e, come tutte
le poesie, hanno una intensità molto varia. Non tutti i salmi sono sublimi e
superlativi, tuttavia nel loro complesso esprimono la fede di tutto un
popolo, la sua concezione di Dio e dell'uomo. La poesia rivela sempre un
fondo dell'esperienza umana e dell'animo umano, anzi certe situazioni e certi
avvenimenti della vita possono essere comunicati solo con la poesia. Proprio
per questo sorge però una difficoltà. Nel
pregare con i Salmi, per tutti noi c'è la difficoltà del linguaggio. Non
sempre riusciamo a capire tutte le parole di insulto, di odio, di vendetta,
di violenza che vi sono espresse. C'è poi tutto un mondo di immagini, legate
alla mentalità di quel tempo che a noi spesso sembrano strane o
incomprensibili. Se frequentiamo i Salmi ogni giorno, basterà la lettura
appropriata di qualche libro e questa difficoltà sarà superata. Ciò che
invece non possiamo perdere è il valore poetico dei Salmi. Perché questo? Per
gli Ebrei Dio era una realtà "naturale". Lo vedevano ovunque, in
ogni situazione della vita e in ogni evento della storia. Per loro, un uomo
senza preghiera, non è veramente uomo. Ecco
perché, malgrado le, imperfezioni, c'è nei Salmi "il movimento della
preghiera". Ed è per questo che anche per noi essi possono rappresentare
una forma di preghiera, un modo per comunicare con Dio. I salmi
sono sorti per la liturgia popolare, erano delle vere e proprie raccolte di
canti popolari, usati per le celebrazioni al tempio. Come oggi abbiamo t
'canti per la Messa, per la processione, per l'adorazione, tosi allora: cioè
gli autori dei Salmi avevano una intenzione (che oggi chiamiamo genere
letterario). Ecco perché abbiamo dei Salmi che rappresentano una lode, altri
un ringraziamento, una lamentazione, una supplica... Anche se
ognuno di noi lo farà a modo suo, è importante che impariamo a cogliere
queste varie intenzioni: ci sarà di aiuto nella preghiera. Uno
scrittore ebreo contemporaneo così si esprime parlando dei Salmi: "Noi
nasciamo con questo libro nelle viscere. Un piccolo libro: 150 poemi, 150
itinerari tra la morte e la vita; 150 specchi delle nostre rivolte e delle
nostre fedeltà, delle nostre agonie e resurrezioni. Più che un libro, é un
essere vivente che parla, che vi parla, che soffre, che geme e che muore, che
risuscita e canta al limitare dell'eternità, e vi trascina, voi e i secoli
dei secoli dal principio alla fine" (A..Chouraqui). Abbiamo
motivi per sperare che il libro dei Salmi diventi nostro: I Salmi
sono stati prima cantati, recitati e poi scritti. Un intero popolo sta
davanti al suo Dio con la sua esperienza di vita prima di tutto; e tutto ciò
che questo popolo ha dentro, diventa preghiera. Poco a poco sentiremo di
poter partecipare alla sincerità di questo popolo che prega e vi ritroveremo
la nostra stessa esperienza interiore. I Salmi
sono un aiuto per imparare a pregare. A volte preghiamo solo con la testa, a
volte non crediamo che la vita quotidiana sia la materia prima della
preghiera e così spesso la vita prosegue per suo conto e Dio é al di fuori.
Dovremo essere sempre vigilanti per ritrovare l'unità, ma con lo spirito dei
poveri e dei semplici. I Salmi sono preghiere molto imperfette, ma proprio
per questo ci testimoniano che Dio accetta la nostra preghiera così come
siamo capaci di esprimerla. Forse in
molti di noi è sorta spontanea una domanda: come hanno potuto i salmi
"resistere al tempo"? E perché la Chiesa li ha assunti come sua preghiera?
Sappiamo che il Cristo ha pregato con i Salmi e questo ha un significato
importante. Israele aveva manifestato nei salmi tutta la vita dell'uomo e le
attese della storia. Questa manifestazione Cristo l'ha fatta propria, l'ha
riconosciuta e l'ha compiuta e per questo la Chiesa ce la tramanda perché
noi, a nostra volta, impariamo a pregare come il Cristo ha fatto, nella
storia e per il mondo. Dunque i
salmi sono per noi una vera "scuola di preghiera" perché possono
aiutarci a scoprire sempre meglio il realismo della preghiera, purificandola
così da aspetti troppo personali e sentimentali. [tratto da:
"SHALOM" di Giuseppe Florio - Ed. Queriniana] |