Parrocchia di S. Ambrogio

in Mignanego (GE)

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La preghiera dei SALMI

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miniatura di Salterio - sec. XIII°

 

 

Inni

 

8 - 19 - 33 - 65 - 92 - 104 - 113 - 117 - 136 - 138 - 146 - 147 - 148 - 149 - 150

 

Sono canti di lode e forse erano usati in particolare per la Festa dei Tabernacoli. La lode ha due motivazioni: la creazione (p.e. il Sl. 8) e le opere di Dio nella storia (Sl. 136).

 

Salmo 136

 

              1Alleluia.

      

       Lodate il Signore perché è buono:

       perché eterna è la sua misericordia.

       2Lodate il Dio degli dei:

       perché eterna è la sua misericordia.

       3Lodate il Signore dei signori:

       perché eterna è la sua misericordia.

 

       4Egli solo ha compiuto meraviglie:

       perché eterna è la sua misericordia.

       5Ha creato i cieli con sapienza:

       perché eterna è la sua misericordia.

       6Ha stabilito la terra sulle acque:

       perché eterna è la sua misericordia.

       7Ha fatto i grandi luminari:

       perché eterna è la sua misericordia.

       8Il sole per regolare il giorno:

       perché eterna è la sua misericordia;

       9la luna e le stelle per regolare la notte:

       perché eterna è la sua misericordia.

 

       10Percosse l`Egitto nei suoi primogeniti:

       perché eterna è la sua misericordia.

       11Da loro liberò Israele:

       perché eterna è la sua misericordia;

       12con mano potente e braccio teso:

       perché eterna è la sua misericordia.

 

       13Divise il mar Rosso in due parti:

       perché eterna è la sua misericordia.

       14In mezzo fece passare Israele:

       perché eterna è la sua misericordia.

       15Travolse il faraone e il suo esercito nel mar Rosso:

       perché eterna è la sua misericordia.

 

       16Guidò il suo popolo nel deserto:

       perché eterna è la sua misericordia.

       17Percosse grandi sovrani

       perché eterna è la sua misericordia;

       18uccise re potenti:

       perché eterna è la sua misericordia.

       19Seon, re degli Amorrei:

       perché eterna è la sua misericordia.

 

       20Og, re di Basan:

       perché eterna è la sua misericordia.

       21Diede in eredità il loro paese;

       perché eterna è la sua misericordia;

       22in eredità a Israele suo servo:

       perché eterna è la sua misericordia.

 

       23Nella nostra umiliazione si è ricordato di noi:

       perché eterna è la sua misericordia;

       24ci ha liberati dai nostri nemici:

       perché eterna è la sua misericordia.

       25Egli dá il cibo ad ogni vivente:

       perché eterna è la sua misericordia.

 

       26Lodate il Dio del cielo:

       perché eterna è la sua misericordia.

 

 

È un inno che parla della storia d'Israele. Era recitato in coro con un ri­tornello.

vv. 1-3: Alleluia. Lodate il Signore perché è buono: perché eterna è la sua misericordia. Lodate il Dio degli dèi: perché eterna è la sua misericordia. Lo­date il Signore dei signori: perché eterna è la sua misericordia.

C'è la motivazione della lode: l'amore di Dio. Il termine misericordioso (hesed) nei salmi ricorre 127 volte: è la parola che indica il vero amore di Dio, amore quasi viscerale. Dio è bontà, è grazia, per questo solo Lui è Dio.

 

vv. 4-9: Egli solo ha compiuto meraviglie: perché eterna è la sua miseri­cordia. 'Ha creato i cieli con sapienza: perché eterna è la sua misericordia. 6 Ha stabilito la terra sulle acque: perché eterna è la sua misericordia. 'Ha fatto i grandi luminari: perché eterna è la sua misericordia. Il sole per regolare il gior­no: perché eterna è la sua misericordia; la luna e le stelle per regolare la notte: perché eterna è la sua misericordia.

Dio è creatore e la creazione è frutto dell'amore.

 

vv. 10-15: '°Percosse l'Egitto nei suoi primogeniti: perché eterna è la sua misericordia. "Da loro liberò Israele: perché eterna èla sua misericordia; con mano potente e braccio teso: perché eterna è la sua misericordia. "Divise il Mar Rosso in due parti: perché eterna è la sua misericordia. "In mezzo fece passare Israele: perché eterna è la sua misericordia. "Travolse il faraone e il suo esercito nel Mar Rosso: perché eterna è la sua misericordia.

La liberazione dall'Egitto e l'esodo sono opera di Jahvè.

 

vv. 16-22: "Guidò il suo popolo nel deserto: perché eterna è la sua miseri­cordia. ''Percosse grandi sovrani: perché eterna è la sua misericordia; "uccise re potenti: perché eterna è la sua misericordia. Seon, re degli A morrei: perché eterna è la sua misericordia. Og, re di Basan: perché eterna è la sua misericor­dia. Diede in eredità il loro paese: perché eterna è la sua misericordia; -'-in ere­dità a Israele suo servo: perché eterna è la sua misericordia.

Davanti a Jahvè che vuol salvare non ci sono ostacoli.

 

vv. 23-26: Nella nostra umiliazione si è ricordato di noi: perché eterna è la sua misericordia; ci ha liberati dai nostri nemici: perché eterna è la sua mi­sericordia. -''Egli dà il cibo ad ogni vivente: perché eterna è la sua misericordia. 26 Lodate il Dio del cielo: perché eterna è la sua misericordia.

Il Signore non dimentica, è sempre presente.

 

È il salmo della grazia di Dio; Dio vuol salvare l'uomo e quando l'uomo lo scopre e si accorge di essere circondato e immerso nell'amore di Dio, non può che cantare a ripetere la sua lode. In particolare l'annuncio che l'amore di Dio non subisce nessuna influenza: è eterno, il tempo non lo condiziona. La lode non è altro che la risposta di noi uomini a questa scoperta.

 

 

 

Salmo 8

 

       Al maestro di coro. Sul canto: «I Torchi...».

        Salmo. Di Davide.

 

       2O Signore, nostro Dio,

       quanto è grande il tuo nome su tutta la terra:

       sopra i cieli si innalza la tua magnificenza.

       3Con la bocca dei bimbi e dei lattanti

       affermi la tua potenza contro i tuoi avversari,

       per ridurre al silenzio nemici e ribelli.

 

       4Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita,

       la luna e le stelle che tu hai fissate,

       5che cosa è l`uomo perché te ne ricordi

       e il figlio dell`uomo perché te ne curi?

 

       6Eppure l`hai fatto poco meno degli angeli,

       di gloria e di onore lo hai coronato:

       7gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,

       tutto hai posto sotto i suoi piedi;

       8tutti i greggi e gli armenti,

       tutte le bestie della campagna;

       9Gli uccelli del cielo e i pesci del mare,

       che percorrono le vie del mare.

 

       10O Signore, nostro Dio,

       quanto è grande il tuo nome su tutta la terra.

 

 

Si canta la creazione come opera di Dio: tutto resta aperto a Lui e tutto viene da Lui sostenuto. In particolare, l'uomo sembra al centro di tutto. vv. 2-3:2 O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra: sopra i cieli si innalza la tua magnificenza. 'Con la bocca dei bimbi e dei lattanti affermi la tua potenza contro i tuoi avversari, per ridurre al silenzio nemici e ribelli.

Veramente nella creazione c'è qualcosa di glorioso e sono i piccoli che lo colgono. Il salmista è stupìto che ci siano nemici e ribelli.

 

vv. 4-5: Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissate, che cosa è l'uomo perché te ne ricordi, il figlio dell'uomo perché te ne curi?

E l'uomo è davvero piccolo eppure su di lui si concentra il ricordo e la cu­ra di Dio.

 

vv. 6-10: Eppure l'hai fatto poco meno degli angeli, di gloria e di onore lo hai coronato: 'gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi; tutti i greggi e gli armenti, tutte le bestie della campagna; gli uccel­li del cielo e i pesci del mare, che percorrono le vie del mare. O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra.

L'uomo è poco meno di Dio, ha il suo spirito e così tutta la creazione si rivolge a lui per ricevere senso. C'è un movimento: la creazione va verso l'uo­mo e l'uomo, portando tutto. con sé, va verso Dio.

 

Se ci mettiamo al posto del salmista vediamo un fatto importante: il sal­mo è fatto per elogiare l'uomo e la sua missione, però il soggetto di tutti i verbi è Dio stesso. Questo significa che l'uomo esiste "per" lodare. La lode è una preghiera da scoprire.

E poi c'è da abituarsi a riferire i Salmi al Cristo. In questo Salmo sembra evidente. "Tutto ha posto sotto i suoi piedi" (v. 7) ma l'uomo è pur sempre soggetto alla morte, quindi queste parole sono definitivamente vere solo nella resurrezione del Cristo.

Ci dovremo anche abituare ad attualizzare i salmi. Se oggi pensiamo ai rapporti dell'uomo con la creazione per mezzo di una tecnica a volte di­struttiva, il salmo 8 diventa lode ed intercessione, affinché l'uomo mantenga vera la sua missione nel mondo e non corrompa la natura.

 

[tratto da: "SHALOM" di Giuseppe Florio - Ed. Queriniana]

 

 

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