Parrocchia di S. Ambrogio

in Mignanego (GE)

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La preghiera dei SALMI

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miniatura di Salterio - 1346

 

 

Salmi d'azione di grazie

 

18 - 22 - 30 - 32 - 34 - 40 - 41 - 66 - 103 - 107 - 116 - 118

 

Sono canti di ringraziamento espressi da chi ha sperimentato una libera­zione nella sua vita personale. Si parla quasi sempre di un "male" che colpi­sce l'uomo, di nemici ma senza molti dettagli.

 

Prendiamo il Salmo 22 e il sal­mo 30.

 

Salmo 22

 

       Al maestro del coro. Sull`aria: «Cerva dell`aurora».

        Salmo. Di Davide.

 

       2«Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

       Tu sei lontano dalla mia salvezza»:

       sono le parole del mio lamento.

       3Dio mio, invoco di giorno e non rispondi,

       grido di notte e non trovo riposo.

 

       4Eppure tu abiti la santa dimora,

       tu, lode di Israele.

       5In te hanno sperato i nostri padri,

       hanno sperato e tu li hai liberati;

       6a te gridarono e furono salvati,

       sperando in te non rimasero delusi.

 

       7Ma io sono verme, non uomo,

       infamia degli uomini, rifiuto del mio popolo.

       8Mi scherniscono quelli che mi vedono,

       storcono le labbra, scuotono il capo:

       9«Si è affidato al Signore, lui      lo scampi;

       lo liberi, se è suo amico».

 

       10Sei tu che mi hai tratto dal grembo,

       mi hai fatto riposare sul petto di mia madre.

       11Al mio nascere tu mi hai raccolto,

       dal grembo di mia madre sei tu il mio Dio.

       12Da me non stare lontano,

       poiché l`angoscia è vicina

       e nessuno mi aiuta.

 

       13Mi circondano tori numerosi,

       mi assediano tori di Basan.

       14Spalancano contro di me la loro bocca

       come leone che sbrana e ruggisce.

       15Come acqua sono versato,

       sono slogate tutte le mie ossa.

       Il mio cuore è come cera,

       si fonde in mezzo alle mie viscere.

       16E` arido come un coccio il mio palato,

       la mia lingua si è incollata alla gola,

       su polvere di morte mi hai deposto.

 

       17Un branco di cani mi circonda,

       mi assedia una banda di malvagi;

       hanno forato le mie mani e i miei piedi,

       18posso contare tutte le mie ossa.

       Essi mi guardano, mi osservano:

       19si dividono le mie vesti,

       sul mio vestito gettano la sorte.

 

       20Ma tu, Signore, non stare lontano,

       mia forza, accorri in mio aiuto.

       21Scampami dalla spada,

       dalle unghie del cane la mia vita.

       22Salvami dalla bocca del leone

       e dalle corna dei bufali.

       23Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli,

       ti loderò in mezzo all`assemblea.

 

       24Lodate il Signore, voi che lo temete,

       gli dia gloria la stirpe di Giacobbe,

       lo tema tutta la stirpe di Israele;

       25perché egli non ha disprezzato

       né sdegnato l`afflizione del misero,

       non gli ha nascosto il suo volto,

       ma, al suo grido d`aiuto, lo ha esaudito.

 

       26Sei tu la mia lode nella grande assemblea,

       scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli.

       27I poveri mangeranno e saranno saziati,

       loderanno il Signore quanti lo cercano:

       «Viva il loro cuore per sempre».

       28Ricorderanno e torneranno al Signore

       tutti i confini della terra,

       si prostreranno davanti a lui

       tutte le famiglie dei popoli.

       29Poiché il regno è del Signore,

       egli domina su tutte le nazioni.

       30A lui solo si prostreranno quanti dormono sotto terra,

       davanti a lui si curveranno

       quanti discendono nella polvere.

 

       E io vivrò per lui,

       31lo servirà la mia discendenza.

       Si parlerà del Signore alla generazione che viene;

       32annunzieranno la sua giustizia;

       al popolo che nascerà diranno:

       «Ecco l`opera del Signore!».

 

È qui delineata la figura del giusto che soffre e che nel suo dolore può di­ventare occasione di salvezza per gli altri.

Il Salmo si divide in due parti:

1) dal v. 1 al v. 24: E un uomo che giunto alla disperazione per l'assenza di Dio si sente perduto. La sua esperienza nel subire il male (i tori, i cani) è reale e tragica; si sentono i toni di un dialogo vigoroso, di una vera e propria lotta con Dio.

2) dal v. 24 al v. 32: Nasce un canto di grazie. Il motivo è al v. 25: perché egli non ha disprezzato né sdegnato l'afflizione del misero, non gli ha nascosto il suo volto, ma, al suo grido d'aiuto, lo ha esaudito.

 

Dio non può tradire se stesso abbandonando il povero che soffre. Questi è cosciente di aver fatto una grande esperienza e di esserne debitore verso Dio.

Questo Salmo contiene un annuncio che per noi del Nuovo testamento non è più nuovo, e cioè: quando Dio interviene la morte diventa vita, la di­sperazione diventa ringraziamento. E Jahvè salva sempre, in qualunque si­tuazione, è la croce di Gesù di Nazareth che ne dà la conferma. In Lui Dio ha amato tutti i poveri e i disperati.  . Siamo di fronte a quella che noi chiamiamo: esperienza della resurrezione. Il Cristo non poteva che fare suo questo Salmo. Lo schema della Pasqua è già presente: dalla croce viene la risurrezione.

 

 

Salmo 30

 

       Salmo. Canto per la festa della dedicazione del tempio.

        Di Davide.

 

       2Ti esalterò, Signore, perché mi hai liberato

       e su di me non hai lasciato esultare i nemici.

       3Signore Dio mio,

       a te ho gridato e mi hai guarito.

       4Signore, mi hai fatto risalire dagli inferi,

       mi hai dato vita perché non scendessi nella tomba.

 

       5Cantate inni al Signore, o suoi fedeli,

       rendete grazie al suo santo nome,

       6perché la sua collera dura un istante,

       la sua bontà per tutta la vita.

       Alla sera sopraggiunge il pianto

       e al mattino, ecco la gioia.

 

       7Nella mia prosperità ho detto:

       «Nulla mi farà vacillare!».

       8Nella tua bontà, o Signore,

       mi hai posto su un monte sicuro;

       ma quando hai nascosto il tuo volto,

       io sono stato turbato.

       9A te grido, Signore,

       chiedo aiuto al mio Dio.

 

       10Quale vantaggio dalla mia morte,

       dalla mia discesa nella tomba?

       Ti potrà forse lodare la polvere

       e proclamare la tua fedeltà?

       11Ascolta, Signore, abbi misericordia,

       Signore, vieni in mio aiuto.

 

       12Hai mutato il mio lamento in danza,

       la mia veste di sacco in abito di gioia,

       13perché io possa cantare senza posa.

 

       Signore, mio Dio, ti loderò per sempre.

 

Sono parole di chi ha sperimentato una liberazione dal pericolo e dal ma­le perché ha capito che il Signore è presente anche quando si nasconde, e vuole comunicarlo a tutti.

Il punto del salmo è nei versetti 7-8: quest'uomo si sentiva sicuro come una montagna, ma è bastata una breve lontananza di Dio perché tutto sem­brasse cadere. 'Nella mia prosperità ho detto: "Nulla mi farà vacillare!". Nella tua bontà, o Signore, mi hai posto su un monte sicuro; ma quando hai nascosto il tuo volto, io sono stato turbato.

Al v. 10 il salmista ripete una convinzione propria del suo tempo, e cioè che l'uomo, dopo la morte, non potesse più lodare. "Quale vantaggio dalla mia morte, dalla mia discesa nella tomba? Ti potrà forse lodare la polvere e proclamare la tua fedeltà?

Ma non è qui la sua scoperta. Si accorge che in realtà tutto dipende dalla misericordia, dalla gratuità di Dio e non dalla lode all'uomo (v. 11). "Ascol­ta, Signore, abbi misericordia, Signore, vieni in mio aiuto.

Ecco perché qui si parla di risurrezione (v. 4). Il messaggio è simile al Sal­mo 22. Signore, mi hai fatto risalire dagli inferi, mi hai dato vita perché non scendessi nella tomba.

L'uomo diventa povero attraverso l'esperienza concreta perché solo at­traverso la morte (l'eclissi di Dio) può imparare che tutto viene da Lui. "Al­la sera sopraggiunge il pianto e al mattino ecco la gioia" (v. 6).

 

Alla luce di quanto si è detto sarà opportuno che cominciamo a rivedere la nostra preghiera. Non possiamo esaurire la nostra preghiera nella doman­da di ciò che riteniamo utile per la nostra vita. Poco a poco entreremo nella lode, cioè riconosceremo che il Signore è presente, anche se in modo miste­rioso, che il Signore agisce, che dà vita all'uomo e al mondo intero, che tutto è dono. L'uomo che non sente di dover lodare, è già morto.

I Salmi sono la vita divenuta preghiera. Dio ha agito nella nostra storia personale che è la nostra storia di salvezza. Impareremo a pregare sugli avve­nimenti concreti che ci hanno toccato, imparando a coglierli come parola di Dio. Niente come pregare sulla nostra stessa storia ci pacifica e ci riconcilia con noi stessi.

I Salmi ci liberano da noi stessi e dal nostro individualismo. Non sempre noi abbiamo vissuto ciò che i Salmi raccontano: odio, violenza, angoscia mortale, oppressione; tuttavia queste cose fanno parte realmente della storia di tutti i tempi, e certamente qualcuno in questo momento sta vivendo pro­prio quelle situazioni in qualche angolo del mondo. 1 Salmi ci mettono in comunione con tutto il popolo di Dio che soffre e che spera. Quindi non esi­sto solo io e il mio Dio; ci sono tutti gli uomini, che sono attaccati dal male, e per i quali sono chiamato a pregare.

I Salmi hanno dunque una dimensione universale; dobbiamo recitarli per tutto il popolo dei poveri, per accompagnare il mondo nel suo cammino. Lentamente impareremo a recitare i Salmi riferendoli a Cristo. Del re­sto, Lui per primo ne ha fatto la sua preghiera. Ogni parola di Dio del Vec­chio Testamento, pur avendo valore in se stessa, non può essere compiuta che dal Cristo stesso nella sua Pasqua.

Se i Salmi sono vita, esperienza, allora possiamo dire che nel Cristo ogni forma di esperienza umana ha raggiunto il suo compimento. Possiamo uti­lizzare i Salmi nella massima libertà, secondo quanto lo Spirito ci suggerisce; però dobbiamo anche aiutarci nella preghiera. Se prendiamo l'abitudine di classificarli prima di recitarli, questo ci aiuterà a cogliere il Salmo, a valu­tarlo, a personalizzarlo e a renderlo anche preghiera universale.

 

[tratto da: "SHALOM" di Giuseppe Florio - Ed. Queriniana]

 

 

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