Parrocchia di S. Ambrogio

in Mignanego (GE)

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La preghiera dei SALMI

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Salterio realizzato con inchiostro e colori su pergamena - a. 1265 c.a

consevato 'London British Library'

 

 

Salmi regali

 

 

2 - 21 - 45 - 72 - 89 - 101 - 110

 

Nel recitare questi Salmi facciamo sempre riferimento alla profezia fatta a Davide: 2 Sam. 7 e ai cap. 7-11 del profeta Isaia. Viene spesso presentata una scena con al centro la figura del re.

In Israele il re non é stato mai divinizzato, come talora avveniva presso altri popoli vicini: il suo ruolo consisteva nell'esercitare la giustizia e nel di­fendere il popolo dai nemici. È significativo che fosse chiamato il Pastore.

Nei Salmi ricorre frequentemente l'immagine del re che prende possesso del trono. Il re sul trono è realmente la personificazione di tutto il popolo: in lui tutti sono benedetti da Dio, tutti sperano; in lui il popolo riconosce il meglio di se stesso. In definitiva il re viene celebrato perché in lui si concen­trano tutte le speranze e le attese del popolo.

 

Vediamo ora due esempi: Salmo 2 e Salmo 72.

 

Salmo 2

 

       1Perché le genti congiurano

       perché invano cospirano i popoli?

       2Insorgono i re della terra

       e i principi congiurano insieme

       contro il Signore e contro il suo Messia:

       3«Spezziamo le loro catene,

       gettiamo via i loro legami».

       4Se ne ride chi abita i cieli,

       li schernisce dall`alto il Signore.

       5Egli parla loro con ira,

       li spaventa nel suo sdegno:

       6«Io l`ho costituito mio sovrano

       sul Sion mio santo monte».

 

       7Annunzierò il decreto del Signore.

       Egli mi ha detto: «Tu sei mio figlio,

       io oggi ti ho generato.

       8Chiedi a me, ti darò in possesso le genti

       e in dominio i confini della terra.

       9Le spezzerai con scettro di ferro,

       come vasi di argilla le frantumerai».

 

       10E ora, sovrani, siate saggi

       istruitevi, giudici della terra;

       11servite Dio con timore

       e con tremore esultate;

       12che non si sdegni e voi perdiate la via.

       Improvvisa divampa la sua ira.

       Beato chi in lui si rifugia.

 

 

È un Salmo regale veramente tipico. Vediamo le varie parti:

vv. 1-3: Perché le genti congiurano, perché invano cospirano i popoli? Insorgono i re della terra e i principi congiurano insieme contro il Signore e contro il suo Messia: Spezziamo le loro catene, gettiamo via i loro legami".

I popoli sono in tumulto e nel complotto. È la situazione drammatica della storia di ogni giorno, dove ciò che sembra contare é l'azione dei potenti.

 

vv. 4-6: 4 Se ne ride chi abita i cieli, li schernisce dall'alto il Signore. Egli parla loro con ira, li spaventa nel suo sdegno: "lo l'ho costituito mio sovrano sul Sion mio santo monte".

Dio reagisce e sembra quasi un gigante di fronte a dei bambini. Non tar­derà ad agire, cioè: metterà lui un suo re e vuole che Io sappiano.

 

vv. 7-9: Annunzierò il decreto del Signore, Egli mi ha detto: "Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato. 'Chiedi a me, ti darò in possesso le genti e in domi­nio i confini della terra. Le spezzerai con scettro di ferro, come vasi di argilla le frantumerai".

Questo re promesso ha una relazione speciale con Dio: È suo figlio. A lui sono destinate due cose: il possesso delle genti (avrà un regno universale) e l'eliminazione dei poteri del mondo.

 

vv. 10-12: E ora, sovrani, siate saggi, istruitevi, giudici della terra; "ser­vite Dio con timore e con tremore esultate; "che non si sdegni e voi perdiate la via. Improvvisa divampa la sua ira. Beato chi in lui si rifugia.

Il mondo, la storia avranno da imparare e sperimenteranno che le opere dei potenti non saranno mai definitive ma sempre provvisorie e fallimentari. Il figlio insegnerà a vivere nel servizio del Signore.

 

È un Salmo drammatico con un annuncio molto chiaro: Jahvé ha la vo­lontà esplicita, irremovibile di salvare e ogni opposizione non potrà essere che temporanea. Nella storia dell'umanità l'ultima parola spetterà alla sal­vezza che viene dal Messia. Ancora una volta intravvediamo la figura del Cristo che realmente ha sconfitto i nemici con la sua Pasqua e dà un orienta­mento definitivo a tutta la storia, anche se questa continuerà a registrare tu­multi e ribellioni.

 

 

Salmo 72

 

       1 Di Salomone.

 

       Dio, dá al re il tuo giudizio,

       al figlio del re la tua giustizia;

       2regga con giustizia il tuo popolo

       e i tuoi poveri con rettitudine.

 

       3Le montagne portino pace al popolo

       e le colline giustizia.

       4Ai miseri del suo popolo renderà giustizia,

       salverà i figli dei poveri

       e abbatterà l`oppressore.

       5Il suo regno durerà quanto il sole,

       quanto la luna, per tutti i secoli.

 

       6Scenderà come pioggia sull`erba,

       come acqua che irrora la terra.

       7Nei suoi giorni fiorirà la giustizia

       e abbonderà la pace,

       finché non si spenga la luna.

       8E dominerà da mare a mare,

       dal fiume sino ai confini della terra.

 

       9A lui si piegheranno gli abitanti del deserto,

       lambiranno la polvere i suoi nemici.

       10Il re di Tarsis e delle isole porteranno offerte,

       i re degli Arabi e di Saba offriranno tributi.

       11A lui tutti i re si prostreranno,

       lo serviranno tutte le nazioni.

 

       12Egli libererà il povero che grida

       e il misero che non trova aiuto,

       13avrà pietà del debole e del povero

       e salverà la vita dei suoi miseri.

       14Li riscatterà dalla violenza e dal sopruso,

       sarà prezioso ai suoi occhi il loro sangue.

 

       15Vivrà e gli sarà dato oro di Arabia;

       si pregherà per lui ogni giorno,

       sarà benedetto per sempre.

       16Abbonderà il frumento nel paese,

       ondeggerà sulle cime dei monti;

       il suo frutto fiorirà come il Libano,

       la sua messe come l`erba della terra.

 

       17Il suo nome duri in eterno,

       davanti al sole persista il suo nome.

       In lui saranno benedette

       tutte le stirpi della terra

       e tutti i popoli lo diranno beato.

       18Benedetto il Signore, Dio di Israele,

       egli solo compie prodigi.

       19E benedetto il suo nome glorioso per sempre,

       della sua gloria sia piena tutta la terra.

       Amen, amen.

 

È un Salmo composto dopo l'Esilio, quando ormai non esistevano più discendenti della dinastia di Davide. C'è il tono pacato della preghiera: il re­gno ha bisogno di pace e di giustizia. L'aspetto sociale e politico é molto marcato. Si sente però che il linguaggio va oltre: si parla di regno eterno, di universalità, di abbondanza e in particolare al v. 17: "In Lui, saranno bene­dette tutte le stirpi della terra".

 

È da notare che non siamo di fronte ad un programma politico ma ad una preghiera.

E l'annuncio é concreto: Dio é sempre presente dove ci sono i poveri, gli umiliati, dove ci sono uomini vittime di altri uomini. Con questi Salmi la preghiera va tutta nella direzione del Cristo. Sappiamo che in Lui si é realiz­zato il progetto del Padre, e in Lui, tutti noi siamo già nella Shalom perfetta. Tuttavia lungo il cammino della storia il nostro compito non é esaurito, non tutto é ancora compiuto per vincere la violenza, l'oppressione, l'ingiu­stizia. Qui c'è anche la grande preghiera dell'attesa e dell'impegno.

Siamo impegnati a fare giustizia, ad avere shalom dentro di noi, a tra­smettere alla storia, agli uomini le opere che il Signore ha fatto dentro di noi. E poi c'è anche l'attesa. Tutto cammina verso il Regno ma la realizzazio­ne totale ancora non si vede.

Assieme a questi Salmi teniamo presenti i Salmi del Regno dove si canta il Signore come vero re: 24 - 29 - 47 - 68 - 93 - 96 - 97 - 98 - 99.

 

[tratto da: "SHALOM" di Giuseppe Florio - Ed. Queriniana]

 

 

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