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Mignanego (GE) |
La preghiera dei SALMI |
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Salmi regali 2 - 21 - 45 - 72 - 89 - 101 - 110 Nel recitare questi Salmi facciamo
sempre riferimento alla profezia fatta a Davide: 2 Sam. 7 e ai cap. 7-11 del profeta
Isaia. Viene spesso presentata una scena con al centro la figura del re. In Israele il re non é stato mai
divinizzato, come talora avveniva presso altri popoli vicini: il suo ruolo
consisteva nell'esercitare la giustizia e nel difendere il popolo dai
nemici. È significativo che fosse chiamato il Pastore. Nei Salmi ricorre frequentemente
l'immagine del re che prende possesso del trono. Il re sul trono è realmente
la personificazione di tutto il popolo: in lui tutti sono benedetti da Dio,
tutti sperano; in lui il popolo riconosce il meglio di se stesso. In
definitiva il re viene celebrato perché in lui si concentrano tutte le
speranze e le attese del popolo. Vediamo ora due esempi: Salmo 2 e
Salmo 72. Salmo
2 1Perché le genti congiurano perché invano cospirano i popoli? 2Insorgono i re della terra e i principi congiurano insieme contro il Signore e contro il suo Messia: 3«Spezziamo le loro catene, gettiamo via i loro legami». 4Se ne ride chi abita i cieli, li schernisce dall`alto il Signore. 5Egli parla loro con ira, li spaventa nel suo sdegno: 6«Io l`ho costituito mio sovrano sul Sion mio santo monte». 7Annunzierò il decreto del Signore. Egli mi ha detto: «Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato. 8Chiedi a me, ti darò in possesso le genti e in dominio i confini della terra. 9Le spezzerai con scettro di ferro, come vasi di argilla le frantumerai». 10E ora, sovrani, siate saggi istruitevi, giudici della terra; 11servite Dio con timore e con tremore esultate; 12che non si sdegni e voi perdiate la via. Improvvisa divampa la sua ira. Beato chi in lui si rifugia. È un Salmo regale veramente tipico.
Vediamo le varie parti: vv. 1-3: Perché le genti congiurano, perché
invano cospirano i popoli? Insorgono i re della terra e i principi congiurano
insieme contro il Signore e contro il suo Messia: Spezziamo le loro catene,
gettiamo via i loro legami". I popoli sono in tumulto e nel
complotto. È la situazione drammatica della storia di ogni giorno, dove ciò
che sembra contare é l'azione dei potenti. vv. 4-6: 4 Se ne ride chi abita i
cieli, li schernisce dall'alto il Signore. Egli parla loro con ira, li
spaventa nel suo sdegno: "lo l'ho costituito mio sovrano sul Sion mio
santo monte". Dio reagisce e sembra quasi un
gigante di fronte a dei bambini. Non tarderà ad agire, cioè: metterà lui un
suo re e vuole che Io sappiano. vv. 7-9: Annunzierò il decreto del
Signore, Egli mi ha detto: "Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato.
'Chiedi a me, ti darò in possesso le genti e in dominio i confini della
terra. Le spezzerai con scettro di ferro, come vasi di argilla le
frantumerai". Questo re promesso ha una relazione
speciale con Dio: È suo figlio. A lui sono destinate due cose: il possesso
delle genti (avrà un regno universale) e l'eliminazione dei poteri del mondo. vv. 10-12: E ora, sovrani, siate
saggi, istruitevi, giudici della terra; "servite Dio con timore e con
tremore esultate; "che non si sdegni e voi perdiate la via. Improvvisa
divampa la sua ira. Beato chi in lui si rifugia. Il mondo, la storia avranno da
imparare e sperimenteranno che le opere dei potenti non saranno mai
definitive ma sempre provvisorie e fallimentari. Il figlio insegnerà a vivere
nel servizio del Signore. È un Salmo drammatico con un annuncio
molto chiaro: Jahvé ha la volontà esplicita, irremovibile di salvare e ogni
opposizione non potrà essere che temporanea. Nella storia dell'umanità
l'ultima parola spetterà alla salvezza che viene dal Messia. Ancora una
volta intravvediamo la figura del Cristo che realmente ha sconfitto i nemici
con la sua Pasqua e dà un orientamento definitivo a tutta la storia, anche
se questa continuerà a registrare tumulti e ribellioni. Salmo
72 1 Di Salomone. Dio, dá al re il tuo giudizio, al figlio del re la tua giustizia; 2regga con giustizia il tuo popolo e i tuoi poveri con rettitudine. 3Le montagne portino pace al popolo e le colline giustizia. 4Ai miseri del suo popolo renderà giustizia, salverà i figli dei poveri e abbatterà l`oppressore. 5Il suo regno durerà quanto il sole, quanto la luna, per tutti i secoli. 6Scenderà come pioggia sull`erba, come acqua che irrora la terra. 7Nei suoi giorni fiorirà la giustizia e abbonderà la pace, finché non si spenga la luna. 8E dominerà da mare a mare, dal fiume sino ai confini della terra. 9A lui si piegheranno gli abitanti del deserto, lambiranno la polvere i suoi nemici. 10Il re di Tarsis e delle isole porteranno offerte, i re degli Arabi e di Saba offriranno tributi. 11A lui tutti i re si prostreranno, lo serviranno tutte le nazioni. 12Egli libererà il povero che grida e il misero che non trova aiuto, 13avrà pietà del debole e del povero e salverà la vita dei suoi miseri. 14Li riscatterà dalla violenza e dal sopruso, sarà prezioso ai suoi occhi il loro sangue. 15Vivrà e gli sarà dato oro di Arabia; si pregherà per lui ogni giorno, sarà benedetto per sempre. 16Abbonderà il frumento nel paese, ondeggerà sulle cime dei monti; il suo frutto fiorirà come il Libano, la sua messe come l`erba della terra. 17Il suo nome duri in eterno, davanti al sole persista il suo nome. In lui saranno benedette tutte le stirpi della terra e tutti i popoli lo diranno beato. 18Benedetto il Signore, Dio di Israele, egli solo compie prodigi. 19E benedetto il suo nome glorioso per sempre, della sua gloria sia piena tutta la terra. Amen, amen. È un Salmo composto dopo l'Esilio, quando
ormai non esistevano più discendenti della dinastia di Davide. C'è il tono
pacato della preghiera: il regno ha bisogno di pace e di giustizia.
L'aspetto sociale e politico é molto marcato. Si sente però che il linguaggio
va oltre: si parla di regno eterno, di universalità, di abbondanza e in
particolare al v. 17: "In Lui, saranno benedette tutte le stirpi
della terra". È da notare che non siamo di fronte
ad un programma politico ma ad una preghiera. E l'annuncio é concreto: Dio é sempre
presente dove ci sono i poveri, gli umiliati, dove ci sono uomini vittime di
altri uomini. Con questi Salmi la preghiera va tutta nella direzione del
Cristo. Sappiamo che in Lui si é realizzato il progetto del Padre, e in Lui,
tutti noi siamo già nella Shalom perfetta. Tuttavia lungo il cammino della
storia il nostro compito non é esaurito, non tutto é ancora compiuto per
vincere la violenza, l'oppressione, l'ingiustizia. Qui c'è anche la grande
preghiera dell'attesa e dell'impegno. Siamo impegnati a fare giustizia, ad
avere shalom dentro di noi, a trasmettere alla storia, agli uomini le opere
che il Signore ha fatto dentro di noi. E poi c'è anche l'attesa. Tutto
cammina verso il Regno ma la realizzazione totale ancora non si vede. Assieme a questi Salmi teniamo presenti
i Salmi del Regno dove si canta il Signore come vero re: 24 - 29 - 47 - 68 -
93 - 96 - 97 - 98 - 99. [tratto da:
"SHALOM" di Giuseppe Florio - Ed. Queriniana] |