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Mignanego (GE) |
La preghiera dei SALMI |
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Salmi di Gerusalemme 15 - 46 - 48 - 76 - 84 - 87 - 91 A questi salmi bisogna aggiungere i
salmi Graduali che vanno dal 120 al 134. Probabilmente venivano recitati
mentre si saliva a Gerusalemme, il luogo privilegiato d'Israele, dove
s'incontrava Dio, perché si andava al Tempio. In questi salmi c'è spesso di
più d'una salita a cui si allude: la prima é quella degli stessi pellegrini,
poi quella dall'Egitto alla Terra promessa, da Babilonia a Gerusalemme dopo
l'Esilio e, infine, la salita definitiva alla fine dei tempi. C'è il senso
del movimento, del pellegrinare, di un cammino fatto per amore del Signore. Vediamo alcuni salmi: Salmo
122 1 Canto delle ascensioni. Di Davide. Quale gioia, quando mi dissero: «Andremo alla casa del Signore». 2E ora i nostri piedi si fermano alle tue porte, Gerusalemme! 3Gerusalemme è costruita come città salda e compatta. 4Là salgono insieme le tribù, le tribù del Signore, secondo la legge di Israele, per lodare il nome del Signore. 5Là sono posti i seggi del giudizio, i seggi della casa di Davide. 6Domandate pace per Gerusalemme: sia pace a coloro che ti amano, 7sia pace sulle tue mura, sicurezza nei tuoi baluardi. 8Per i miei fratelli e i miei amici io dirò: «Su di te sia pace!». 9Per la casa del Signore nostro Dio, chiederò per te il bene. È un grande canto pieno di
ammirazione e di gioia. Su Gerusalemme si invoca Shalom
perché non le manchi nulla, non sia nel bisogno. Si ha veramente l'impressione di
avere di fronte la città della resurrezione. Sembra già perfetta e compiuta.
Se in essa vi è il Cristo risorto, quanti vi salgono avranno Shalom. È
infatti la Risurrezione a rendere bella questa città. Salmo
130 1 Canto delle ascensioni. Dal profondo a te grido, o Signore; 2Signore, ascolta la mia voce. Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera. 3Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi potrà sussistere? 4Ma presso di te è il perdono: e avremo il tuo timore. 5Io spero nel Signore, l`anima mia spera nella sua parola. 6L`anima mia attende il Signore più che le sentinelle l`aurora. 7Israele attenda il Signore, perché presso il Signore è la misericordia e grande presso di lui la redenzione. 8Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe. È il grande salmo della fiducia e
della speranza. A Gerusalemme, il peccatore, trova la misericordia del
Signore. Di questo c'è la certezza. E c'è il desiderio di condividere, di
partecipare questa certezza a tutto Israele affinché si senta e si scopra popolo
redento. Salmo
133 1 Canto delle ascensioni. Di Davide. Ecco quanto è buono e quanto è soave che i fratelli vivano insieme! 2E` come olio profumato sul capo, che scende sulla barba, sulla barba di Aronne, che scende sull`orlo della sua veste. 3E` come rugiada dell`Ermon, che scende sui monti di Sion. Là il Signore dona la benedizione e la vita per sempre. I fratelli che sono insieme hanno
realmente un dono grande: fanno pensare al profumo dell'olio che consacra il
sacerdote e alla rugiada che dà freschezza e sollievo. Non è forse la descrizione di ciò che
possono essere i credenti nel Cristo risorto? È lui la nostra benedizione.
Per noi Gerusalemme potrebbe essere la Chiesa, e con questi salmi siamo in
comunione con tutti i credenti nella Pasqua del Cristo. È proprio nella Chiesa che c'è la
profezia, qualcosa di nuovo. Che significa? Nella comunità vediamo la realtà
del peccato, le deformazioni dell'uomo e del mondo. Ma c'è sempre la vita e
la resurrezione che dominano nonostante tutto. Ai discepoli la profezia è
data non perché sono capaci e meritevoli o perché si guardano l'un l'altro,
ma perché guardano il Cristo, che solo ha il potere di unificarli e
rinnovarli. Gerusalemme non ha più mura ne frontiere. È chiamata a far suo
ogni ideale umano, ogni ricerca e ad offrire tutto al Signore. [tratto da:
"SHALOM" di Giuseppe Florio - Ed. Queriniana] |