Parrocchia di S. Ambrogio

in Mignanego (GE)

<

ritorna all'indice generale

strumenti per la riflessione

 

ç  prec.     suc.  è

 

 

il cammino della preghiera - lez.  2

 

PREGARE E' AMARE

 

 

 

MA CHE COSA E' PREGARE?

 

E' Cristo il maestro della preghiera; è lui che dobbiamo interrogare. Ogni altro personaggio non può rispondere come sa rispondere lui.

In altre parole, la luce sull'essenza della preghie­ra l'abbiamo solo dalla rivelazione. E' la parola di Dio che dobbiamo scrutare: ogni maestro cristiano ha imparato da lui.

Forse la via più breve per capire l'essenza della preghiera nel pensiero di Cristo è questa: prendere in esame la preghiera-modello che Cristo ci ha dato, il Padre nostro, e da questo testo cercare di capire che cos'è la preghiera.

Ecco le osservazioni che balzano subito all'oc­chio appena accostiamo il " Padre nostro ".

E' una preghiera di amore.

Il Padre nostro è strutturato su sette domande, ogni domanda è un atto di amore. Vediamolo più da vicino:

Padre nostro:

Gesù insegna la preghiera come un rapporto af­fettuoso di un figlio verso il padre.

Sia santificato il tuo nome:

Padre, che la tua persona sia accolta, benedetta, amata da tutti.

Venga il tuo regno:

Padre, abita, regna nel cuore dell'uomo, di ogni uomo.

Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra:

Padre, che il nostro amore sia fattivo, modella­to su quello di Cristo: "non la mia, ma la tua vo­lontà sia fatta".

Dacci oggi il nostro pane quotidiano:

Padre, da' il tuo sostegno materiale e spirituale a me e a tutti i fratelli.

Rimetti a noi i nostri debiti

come noi li rimettiamo ai nostri debitori:

Padre, perdonaci e insieme costringi il nostro cuore al perdono di ogni fratello.

Non ci indurre in tentazione:

Padre, salvaci dal pericolo di tradirti, vogliamo amarti con tutte le forze.

Ma liberaci dal male:

Padre liberaci da ogni cosa che ci allontana dal tuo amore.

 

Non ci sono dubbi: dopo questo modello di pre­ghiera che ci ha dato Gesù, dobbiamo concludere che, secondo la mente di Cristo, la preghiera dovreb­be essere amore.

Pregare è amare. Ecco la prima e forse la più importante definizione della preghiera stando all'in­segnamento di Cristo.

 

 

GUARDIAMO A CRISTO IN PREGHIERA

 

Forse studiando Cristo in preghiera riusciamo a capire qualcosa di più sull'essenza della preghiera.

 

Pregare è anche chiedere.

Gesù, al Getzemani, lo fa, implora, chiede:

" Padre, se vuoi, allontana da me questo calice. Tut­tavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà ".

Gesù in croce implora, chiede:

" Padre, perdona loro perchè non sanno quello che fanno ".

(Le. XXIII, 34)

Anche il salmo 22 che Gesù prega sulla croce è una preghiera accorata di domanda:

" Dio mio, Dio mio, perchè mi hai abbandonato? ".

(Mc. XV, 34)

La preghiera più lunga di Gesù che conosciamo è quella dell'ultima cena. E' la preghiera dell'unità. Anche quella è preghiera di domanda.

Dunque dal comportamento di Cristo, dobbia­mo concludere che pregare è rivolgerci a Dio come a un padre, chiedendo ciò di cui abbiamo bisogno.

 

Pregare è anche ringraziare.

Quando gli Apostoli tornano dalla loro missione evangelizzatrice, Gesù prega così:

" Ti benedico Padre, Signore del cielo e della terra, perchè hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perchè così ti è piaciuto ".

(Mt. XI, 25 - 26)

Gesù dunque prega ringraziando.

Quando è detto che, alla moltiplicazione dei pa­ni, Gesù,

" alzati gli occhi al cielo pronunciò la bene­dizione "

(Mt. XIV, 19),

l'evangelista intende dire che Gesù pronunciò la preghiera di ringraziamento sul pane che usavano gli ebrei prima di ogni pasto.

La preghiera di ringraziamento era diffusissima tra gli Ebrei. Le mamme usavano insegnare ai picco­li a mai inghiottire un boccone di cibo "grande come una oliva" senza ringraziare Dio.

Gesù, educato alla genuina pietà ebraica, doveva attenersi a queste norme religiose seguite da ogni pio israelita.

 

 

SFOGLIAMO LA SCRITTURA

 

La Bibbia è tutta costellata di uomini in preghie­ra. Anche dalle loro labbra e dal loro comportamen­to possiamo capire che cos'è la preghiera.

Anzitutto nella Bibbia esiste un libro intero di preghiere. E' il libro dei salmi: la raccolta di 150 pre­ghiere. E' il libro ufficiale della preghiera per Israele. Contiene preghiere antichissime. Contiene la preghie­ra ispirata.

Il libro dei salmi può darci molta luce su ciò che è la preghiera. Infatti potremmo catalogare in queste quattro classi i 150 salmi della Bibbia:

- salmi di lode e di ringraziamento

- salmi di adorazione

- salmi di domanda

- salmi di perdono.

 

E così ci accorgiamo che, consultando questo meraviglioso libro ispirato, la Bibbia ci dice che la preghiera

non è solo chiedere

non è solo ringraziare e lodare

è anche adorare

è anche chiedere perdono.

 

E' interessante inoltre esaminare i grandi perso­naggi della Scrittura mentre pregano: anche dalle loro labbra possiamo ricavare luce su ciò che è la preghiera.

Mosè prega così:

" Signore, desisti dal tuo sdegno e abbandona il pro­posito di punire il tuo popolo. Ricordati di Abramo, di Isacco, di Israele tuoi servi ai quali hai giurato: "renderò la vostra posterità come le stelle del cielo e tutto questo paese lo darò ai tuoi discendenti.

(Es. XXXII, 12 - 13)

Signore, perdona l'iniquità di questo popolo se­condo la grandezza della tua bontà, così come hai perdonato a questo popolo dall'Egitto fin qui".

(Num. XIV, 19)

Davide adora Dio così:

" Tu sei davvero grande, Signore Dio! Nessuno è co­me te e non v'è altro Dio fuori di te ".

(2 Sam. VII, 22)

Salomone prega:

" Signore... io sono un ragazzo, non so come regolar­mi. Concedi al tuo servo un cuore docile perchè sap­pia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distin­guere il bene dal male ".

(I Re III,7)

Salomone poi adora così:

"Signore, Dio d'Israele, non c'è un Dio come te, nè lassù nei cieli nè quaggiù sulla terra. Ecco, i cieli dei cieli non possono contenerti, tanto meno questa ca­sa (il tempio) che io ho costruita! Siano aperti i tuoi occhi notte e giorno verso questa casa. Ascolta la supplica del tuo servo e di Israele quando preghia­mo in questo luogo. Ascolta e perdona ".

(I Re VIII, 23)

Giuditta si rivolge a Dio con queste parole:

"Tu sei il Dio degli umili, il protettore degli sfiduciati, il salvatore dei disperati. Sì, Dio del padre mio e di Israele, Signore del cielo e della terra, re di tutte le creature, ascolta la mia preghiera. Da' a tutto il tuo popolo la prova che tu sei il Signore e Dio di ogni potere e di ogni forza e non c'è altri fuori di te che possa proteggere la stirpe di Israele ".

(Gdt. IX, 11)

Isaia prega:

" Signore, tu sei nostro padre, noi siamo argilla e tu colui che ci dà la forma, tutti noi siamo opera delle tue mani. Signore, non adirarti troppo... ecco, guar­da, tutti siamo tuo popolo ".

(Is. LXIV, 7)

 

Nella Bibbia esiste anche la preghiera di silen­zio come la preghiera di Anna, madre di Samuele.

 

In conclusione: sfogliando la Bibbia possiamo concludere che l'essenza della preghiera è comuni­care con Dio nella forma più naturale e spontanea corrispondente al bisogno che l'uomo attraversa mentre è davanti a Dio:

l'uomo peccatore innalza a Dio la preghiera di perdono

l'uomo riconoscente, la preghiera di ringrazia­mento

l'uomo nella sofferenza implora con la preghie­ra di domanda

l'uomo che contempla la grandezza e la bontà di Dio si rivolge a lui con la preghiera di adorazione.

 

La preghiera insomma è un rapporto, intimo, vi­vo, sincero, profondo con Dio; rapporto che si espri­me con gesti e parole, rapporto anche silenzioso che si esprime col pensiero e col cuore senza alcuna parola.

 

[tratto dal testo : "il cammino della preghiera" - Centro Missionario P. De Foucauld - Cuneo 1982]

 

 

ç  prec.   é   suc.  è