Parrocchia di S. Ambrogio in Mignanego
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il
cammino della preghiera - lez. 5 PENTIRSI LA
PREGHIERA DI PENTIMENTO Il problema
fondamentale della mia esistenza è questo: fare la volontà di Dio, cioè essere
come Lui mi vuole. In termini concreti
è togliere dalla mia vita tutto ciò che a Lui dispiace, modellando la mia
vita sulla fedeltà assoluta ai piani di Dio. Ma per arrivare lì
occorre che io conosca me stesso in profondità; che tolga tutte le maschere
che porto in volto; che raddrizzi e curi tutte le storture che sono presenti
in me. In una parola: devo
conoscermi per convertirmi. E' un'esigenza di amore, è una tappa del mio amore
concreto a Lui, tappa che posso e che debbo raggiungere se voglio essere
fedele alla sua volontà. Si avvia così la preghiera di pentimento. L'ESPLORAZIONE
DI ME STESSO Debbo fare la
verità dentro di me se voglio conoscermi e se voglio correggermi. In me ci
sono tante zone d'ombra, angoli di buio in cui il mio sguardo non arriva mai
o per complicità, o per ingenuità, o per abitudine. Angoli, che se non mi
accingo ad esplorare, rendono vana qualunque volontà di conversione. La preghiera deve
essere anzitutto un patto di onestà con me stesso. Aiutarmi a vedere in faccia
i miei mali, per riprovarli e per trovare il modo di correggerli. La preghiera, cioè
il rapporto intimo, filiale con Dio, mi è appunto data per questo: per
diventare come Dio mi vuole. Con la guida della_
psicologia tentiamo di fare luce dentro i mali che portiamo in noi. L'uomo non è un
essere armonioso. In lui domina una triarchia, tre principi che
interferiscono continuamente influenzandosi e sovente danneggiandosi mentre
dovrebbero armonizzarsi per la felicità dell'uomo. C'è la sfera
biologica, la realtà fisica, il corpo, che fa come da guscio ai tesori più
profondi dell'uomo. C'è la sfera
psichica, la psiche, che è la parte dell'uomo che fa come da ponte tra il
corpo e lo spirito. C'è la sfera
spirituale, lo spirito, la parte più elevata dell'uomo, la sede d'ogni suo
comando interiore ed esteriore, il suo tesoro più geloso, il principio per
cui l'uomo pensa, vuole, ama. Lasciamo da parte i
mali fisici o i condizionamenti fisici, cioè quegli ostacoli che operano
sull'esteriore dell'uomo. Lasciamoli da parte non perchè non siano molto
importanti, ma perchè in sé non sono mali così rilevanti da danneggiare la
condotta morale dell'uomo di fronte a Dio. Esaminiamo invece i
mali che affliggono la psiche e quelli che insidiano
la sfera dello spirito. Sono mali importantissimi perchè condizionano
il suo comportamento
morale, la sua condotta rispetto alla volontà di Dio. Osiamo affermare:
finchè questi mali non sono ben conosciuti da noi, la nostra vita di preghiera
non sarà mai ben fondata, perchè non saranno affrontati i problemi di fondo,
cioè il nostro comportamento pratico di fronte alla volontà di Dio. Sono
questi mali, a cui con troppa facilità condiscendiamo, che bloccano la
nostra libertà e ci impediscono la
fedeltà a Dio: questi mali devono diventare i primi obiettivi della nostra
preghiera. Sono in questi mali che si annidano tutte le nostre meschinità e i
nostri tradimenti. E' su di essi che
deve operare molto la preghiera, perchè è partendo di lì che io posso
compiere una maturazione spirituale autentica, una vera conversione a Dio. CINQUE
DEMONI Cominciamo dai mali
che insidiano normalmente la psiche. Lo psicologo
William Parker afferma che la nostra psiche è sempre assediata da cinque mali
che lui osa chiamare demoni. Sono come cinque focolai di infezione. Sono mali
fastidiosi, a volte opprimenti, contro cui l'uomo fa scattare sempre i suoi
meccanismi di difesa, a volte consciamente, a volte inconsciamente. La prima vittoria
contro questi mali è accettarli, la seconda è accettare i meccanismi di
difesa, spesso troppo ingenui con cui li affrontiamo e trovare invece i
meccanismi di difesa giusti. I cinque mali sono: l'odio,
la
paura, il
senso di colpa, il
senso di inferìorità, il
vittimismo. William Parker
affermerebbe che tutti i mali che travagliano la psiche e ci causano problemi
gravi di sofferenza si riducono più o meno sempre a questi cinque focolai di
infezione. Naturalmente noi
reagiamo contro di essi. E' il principio di conservazione che ci obbliga a
farlo. Ma troppo spesso gli strumenti di difesa sono inadeguati. L'apparato
difensivo sovente si riduce ad una rimozione immaginaria del male, senza andare
alla radice. Ecco i nostri
principali meccanismi di difesa: la negazione del male, la giustificazione,
la proiezione del male su altri o su altro, là reazione violenta, quindi
irrazionale. Sovente i nostri
meccanismi di difesa sono così inadeguati che questi mali ci travagliano
anche nel fisico, hanno effetti deleteri anche sul nostro corpo. William Parker li
ha analizzati così: depressione psichica, ansia, disordini psicosomatici. Nei
suoi pazienti questo. psicologo ha notato certi disordini psicosomatici che
hanno prodotto ulcere, asma, emicranie, artriti, disturbi cardiaci, acne. Ma finchè non
'andiamo alla radice di questi mali che minano la psiche, è inutile curare i
sintomi. La preghiera ha questa forza: controllare i mali profondi della
psiche. William Parker l'ha anche dimostrato scientificamente attraverso esperimenti
di grande serietà scientifica e spirituale. Cominciamo dunque
dallo smascherare i mali che ci disturbano di più, ci rendono infelici e ci
sbarrano la strada per essere ciò che di fronte a Dio dobbiamo essere. Ecco
dei " tests " semplici e abbastanza completi per fare un lavoro
serio per la conoscenza di noi stessi. Odio - test: Ho spirito di
vendetta quando sono offeso? Sono un criticone degli altri? Mi faccio bello
sugli altri? Godo quando qualche
disgrazia colpisce il prossimo? Godo delle brutte
figure degli altri? Sono apprensivo?
Sono impaziente ai semafori? Mi arrabbio con i
guidatori imprudenti? Opprimo qualcuno
più debole di me? Amo aver gente sottomessa a me? Godo di umiliare?
" mettere a posto " gli altri? . Do colpa delle mie
difficoltà agli altri? Ho la convinzione
che gli altri ce l'hanno con me? Sospetto che gli
altri mi prendano in giro? che sparlino di me? che non mi stimino? Ho pregiudizi
razzisti? Sono sospettoso?
sono geloso? Trovo con facilità
sbagli nel comportamento degli altri? Sono incline al
sarcasmo? Sono aggressivo nei
pensieri, nelle parole, nelle azioni? Sono intollerante
davanti ad una opinione opposta alla mia? Ho spirito di
vendetta? Paura - test Come prima reazione
mi tiro indietro quando ricevo un'incombenza? Sento sovente la
tentazione di lasciar perdere una cosa che mi espone alla brutta figura? Ho timidezza
davanti a superiori o persone importanti? Quando sono
contestato preferisco soffrire in silenzio invece di parlare? Ho paura a dipendere
dagli altri? Rifiuto la collaborazone degli altri? Preferisco far da
solo? Le brutte figure
sono un dramma per me? Cerco sempre la forza degli altri? Ho bisogno della
radio accesa o della TV accesa per potermi distrarre? Ho paura del futuro?
Sono superstizioso? Ho paura delle
disgrazie? Fantastico su quello che può succedere, a me ed a persone che amo?
Senso di colpa (rimorso irrazionale) - test: Credo che in me ci
sia qualche colpa che non è perdonata? Ho nel mio passato
qualcosa che non ho mai osato manifestare a nessuno? da cui cerco sempre di
distogliere il pensiero? Ci sono argomenti
su cui non voglio assolutamente pensare o parlare? Cerco l'anonimato
quando sono con gli altri? lo faccio anche se sono solo? Faccio o sento di fare
cose che sono contrarie alle mie convinzioni o alla mia natura? Ho sempre dei dubbi
sulle mie responsabilità morali? Sono travagliato da
scrupoli nella mia vita morale? Temo continuamente
di aver fatto dei danni al prossimo? Ho un'amarezza
inguaribile per dei torti che ho fatto? Senso di inferiorità (timidezza irrazionale) - test: Preferisco essere
solo che con gli altri? Sono agitato
davanti agli altri? o troppo riservato? Sono troppo suscettibile alle
critiche degli altri o ai confronti degli altri? Critico gli altri
nei difetti che ho io? Mi " butto giù " con facilità? Do molta importanza
alla bella figura? a chi ha successo? a chi ha maggior intelligenza? Umilio facilmente
chi è inferiore a me come posizione? chi è più giovane o inesperto? Cerco compensazioni
sognando cose più grandi di me? Vittimismo - test: Mi lamento dentro
di me di non essere compreso? Ho paura di essere scartato? o poco stimato? Parlo sovente di
ingiustizie o torti veri o immaginari che ricevo o che ho ricevuto? Mi confronto sempre
con chi fa meglio di me? Ho l'abitudine di
brontolare per un lavoro, le incombenze, le persone, le situazioni? Mi lamento di non
avere la considerazione che merito ? Penso sovente ai
miei meriti? ne parlo sovente? Penso di essere una persona sfortunata, non
dotata? I
MALI DELLO SPIRITO Ma per la
conoscenza di noi stessi non bisogna ancora fermarci qui. Dopo i mali che
affliggono la sfera psichica dell'uomo, occorre esaminare i mali che
attaccano direttamente il mondo dello spirito. Potremmo dire che
tutta la vita dello spirito umano si esplica in queste tre operazioni: pensare - volere - amare. Operazioni dello
spirito che noi, nel linguaggio comune, esprimiamo generalmente così: mente - volontà -
cuore, Queste tre mirabili
facoltà che innalzano l'uomo su tutto sono la suprema grandezza dell'uomo.
Ma l'uomo deve pagare la sua grandezza. Anche in queste zone inaccessibili
l'uomo ha le sue lotte. E' Dio che ci ha fatti così. Ma Dio ci ha dato anche
i mezzi per combattere. La preghiera è il
più potente di tutti i mezzi. La preghiera è l'energetico più profondo dello
spirito con cui l'uomo può rafforzare mente, volontà, cuore per diventare
quello che Dio attende da lui. Potremmo dunque
dire che i mali fondamentali dello spirito sono: l'irriflessione o il difetto di
concentrazione, la volontà debole, l'amore insufficiente ed
incostante. Sono tre mali molto
gravi perchè minacciano i tesori più grandi dell'uomo. Potremmo quasi dire
che se questi tre mali, che minacciano la mente, la volontà, il cuore fossero
eliminati, sarebbero eliminati in gran parte tutti i mali della nostra
psiche. Anzi, i mali della sfera psichica imperversano appunto perchè
favoriti dalla debolezza della nostra riflessione, dalla fiacchezza della
nostra volontà e dal difetto di amore che portiamo in noi. Che ruolo dovrebbe
dunque avere la preghiera? Il compito di curare la nostra irriflessione, il
compito di rafforzare la volontà debole, il compito di guarire l'amore poco
generoso. Chi non avverte che
dal nostro difetto di concentrazione, dal nostro difetto di autodominio, dalla
nostra superficialità nell'amore sono toccati quasi tutti i nostri problemi
quotidiani? Chi non sa che la
nostra vita dipende quasi tutta dalla forza del nostro pensiero, dall'energia
della nostra volontà, dall'impegno del nostro amore? Chi non sa che il
santo non è altro che l'uomo con forte capacità di riflessione, forte
capacità volitiva, forte capacità di donazione? Convertirci con la
forza di Dio. E' solo questo in
fondo la preghiera di pentimento. La preghiera è lo strumento di conversione. E' solo con la
forza di Dio che possiamo sperare di convertirci. La forza di Dio,
normalmente, ci viene con la preghiera. [tratto dal testo : "il cammino della preghiera"
- Centro Missionario P. De Foucauld - Cuneo 1982] |